Bambini capricciosi? 5 verità dietro il loro comportamento

Adora disubbidire”, “È incontenibile”, “Ha un caratteraccio!”: quante mamme riconoscono i propri figli di fronte a queste affermazioni?

Tutte frasi che nel nostro immaginario descrivono il comportamento di bambini capricciosi ma che, secondo gli esperti, raccontano la reazione dei più piccoli a situazioni frustranti o ingestibili per loro.

Curiose di saperne di più?

Ecco 5 spiegazioni al comportamento dei bambini capricciosi.

Capricci del bambino: perché si comporta così?

1. “È irrequieto! Se non ha da fare diventa molesto”

Attenzione a non confondere un bambino capriccioso con un bambino stressato: riempire il piccolo di attività può sovreccitarlo e stressarlo, rendendolo sempre nervoso. Lasciamo, invece, che ogni tanto si annoi e che abbia delle ore vuote: il suo comportamento migliorerà molto.

2. “Piange in maniera inconsolabile”

Il pianto disperato del piccolo ci scuote e ci infastidisce. Il motivo? Noi adulti siamo abituati a reprimere e soffocare le nostre emozioni più forti, mentre i bambini non sanno e non vogliono farlo.

Per questo un bambino capriccioso all’apparenza, può nascondere una ferita emotiva, una tensione o il bisogno di rassicurazione.

3. “È un terremoto!”

Che i bambini abbiano bisogno di muoversi, non è una novità. Com’è possibile, quindi, che di fronte ad un piccolo che ha bisogno di liberare il suo grande potenziale di energia, gli adulti si convincano che il bambino è capriccioso?

Mamme: lasciate che i bambini si sfoghino fisicamente e mentalmente, portandoli in spazi aperti e ampi, ideali per correre, saltare, fare capriole e scaricare il bisogno di movimento.

4. “È irascibile e si infiamma ad ogni richiesta”

Spesso tendiamo a definire un bambino come capriccioso ogni volta che non esegue un compito richiesto da un adulto o quando non si comporta secondo la nostra volontà.

Dietro la rabbia dei bambini, però, spesso si nasconde l’insofferenza di essere in una situazione costretta e frustrante per lui e di non saperla gestire a causa di uno sviluppo emotivo ancora in corso. In molti casi, quindi, non si tratta di un capriccio, ma di una reazione emotivamente goffa ad un sentimento di insoddisfazione vissuto dal bambino.

5. “Combina solo guai e lo rimprovero continuamente!”

In questo modo, care mamme, state facendo esattamente il suo gioco.

Il piccolo, attraverso i comportamenti negativi recidivi cerca di ottenere la vostra attenzione. Del resto, sembra che vi accorgiate solo di quando sbaglia o di quando combina un guaio!

Come aiutarlo a migliorare? Premiando i suoi comportamenti virtuosi, mostrandosi interessate solo alle cose buone che fa ed ignorando i dispetti e le monellerie.

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