Un albero della speranza per ricordare Riccardo

Oggi voglio raccontarvi una storia che mi ha toccata particolarmente, una storia che ha fatto sembrare quei problemi che sembrano insormontabili decisamente insignificanti. È la storia di mamma Josella e del suo Riccardo, che se ne è andato all’età di 9 anni a causa di un neuroblastoma.

Una scoperta dolorosa

Riccardo ha appena due anni e mezzo quando viene colpito per la prima volta da alcune paresi facciali alquanto sospette, alle quali nessuno dei medici consultati dalla famiglia a Palermo riesce a dare una spiegazione convincente. Così, Josella e il marito prendono Riccardo e lo portano all’Ospedale Gaslini di Genova, sede del Centro Europeo per il Neuroblastoma, dove gli viene diagnosticato un neuroblastoma al quarto stadio con metastasi diffuse.

Per permettere al figlio di ricevere tutte le cure necessarie, la famiglia si trasferisce a Genova: per due anni, il piccolo Riccardo lotta contro il mostro che lo sta divorando, dimostrando una forza insospettabile, che contagia anche la sua mamma.

Alla fine del ciclo di cure, la malattia di Riccardo va in remissione, e la famiglia ritorna in Sicilia. All’età di nove anni, però, il bimbo mostra sintomi preoccupanti e la famiglia ritorna a Genova: il tumore si è ripresentato, più forte e aggressivo di prima. Riccardo lotta con tutte le sue forze un’altra volta, anche se adesso è più difficile.

La sua mamma racconta di aver intravisto in lui una forza e una consapevolezza non comuni per un bambino della sua età, e condivide il messaggio lasciatole dal figlio, un messaggio che le ha consentito di vivere con più  serenità anche dopo aver perso la persona più importante della sua vita

Mamma ti ringrazio per quello che mi hai dato, mi hai dato la vita, mi hai accompagnato durante questa vita, ti ringrazio per quello che hai fatto per me soprattutto nei momenti difficili come questo. Ma volevo dirti che io non ho paura della morte, io credo, credo fermamente e so che andremo tutti felici da Gesù.

Un albero per ricordare Riccardo

Adesso che il suo piccolo e coraggioso angelo è volato in cielo, mamma Josella ha deciso di chiedere un favore al sindaco di Genova: poter piantare un albero nella via in cui sono andati ad abitare, lì a Nervi, nei pressi della stazione, in quel viale che ha percorso tante volte insieme al suo piccolo Riccardo.

Quando era ancora in vita, Josella lo ha portato a Sanremo, a Milanello a vedere il Milan, di cui era tifoso, a conoscere il Papa; adesso che non c’è più, vuole fare quest’ultimo e simbolico gesto per il  suo bambino, prendendosi cura di quell’albero che dovrà essere un simbolo di speranza e di coraggio.

Forza mamma Josella, ti auguriamo che la tua richiesta venga accolta!

 

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