Allarme pedopornografia. UNICEF: urgono controlli

UNICEF ha rilasciato un rapporto, chiamato “Condizione dell’infanzia nel mondo 2017“, in cui analizza l’utilizzo di Internet da parte dei bambini e si focalizza su un fenomeno detestabile quanto preoccupante: la pedopornografia. Il rapporto nel 2016 evidenzia che il 53% dei bambini, abusati o sfruttati per divulgare materiale pedopornografico, ha meno di 10 anni. Dati allarmanti, anche se rispetto al 2015 c’è stata una diminuzione del fenomeno pari al 69%, ma di contro c’è stato un aumento delle immagini di bambini con un’età compresa tra gli 11 ed i 15 anni: dal 30% del 2015 si è passati al 45% del 2016.

Allarme pedopornografia: 1 utente su 3 è bambino

L’allarme UNICEF sulla pedopornografia è ancora più preoccupante alla luce di una diffusione sempre maggiore di Internet. I dati evidenziano infatti che un utente su 3 è un bambino, ed i giovani in modo particolare con il 71% rappresentano la fetta più grande delle categorie online. Il pericolo principale è una navigazione senza controllo, che rischia di portare i bambini nei meandri più pericolosi della rete, come il dark web. Si tratta di una sorta di sottobosco di Internet dove si annidano pericolosi personaggi e fenomeni temibili, come il cyberbullismo e appunto la pedopornografia.

Le criptovalute, come i Bitcoin, rappresentano un altro pericolo per il web, poiché è possibile fare commerci illeciti come la compravendita di video, foto ed altri contenuti pedopornografici. Le diseguaglianze nel mondo nell’utilizzo di Internet In realtà non bisognerebbe demonizzare eccessivamente Internet, che se utilizzato nel modo giusto può essere un valido strumento di istruzione e di documentazione per i bambini. Ed è proprio l’accesso ad Internet a rappresentare un altro problema, poiché determina diseguaglianze sociali. Un terzo dei giovani nel mondo infatti non ha la possibilità di accedere ad Internet, riducendo la loro possibilità di partecipare alla crescita ed allo sviluppo tecnologico mondiale.

Inoltre il 56% dei siti web è in inglese, altro fattore che inibisce la possibilità di informarsi in rete. Bisogna segnalare anche un divario di genere, in quanto a livello mondiale nel 2017 si è registrato un 12% in più degli uomini che ha utilizzato Internet rispetto alle donne. La situazione è estremamente arretrata soprattutto in India, dove meno di un terzo degli utenti che utilizzano Internet è rappresentato da donne.

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