Anche voi avete iniziato a grugnire e a cadere per terra dalle risate? Tutto merito di Peppa Pig

Ormai, anche chi non ha bambini, chi non ha la TV, chi non ha più l’età per i “cartoni animati”, la conosce. Ma sì, dai…è Peppa Pig!

Su Rai YoYo, o Disney Junior, su Youtube o in dvd, su magliette, tazze, matite, lenzuola, zainetti…e chi più ne ha più ne metta!

Com’era capitato con il fenomeno dei Teletubbies qualche anno fa, anche Peppa Pig, creata gli inglesi N. Astley, M. Baker e P. David, ha conquistato i bambini di tutto il mondo.

Perché? Si basa su alcune semplici regole, appositamente pensate per il target dei bambini di età prescolare, che riescono ad attrarli ipnoticamente.

Per prima cosa: la ripetizione. Se ci facciamo caso, su un episodio di meno di 5 minuti, più di 30 secondi sono occupati dalla sigla. Su una base semplice e orecchiabile che fa da Leitmotif a ogni situazione, la protagonista presenta la famiglia “Io sono Peppa Pig, questo è il mio fratellino George, questa è mammina e questo è papino” e poi, tutti a ridere. E anche negli episodi, ogni cosa è ripetuta, a partire dalla struttura narrativa. Tutte le case sono in cima alle colline, in tutte le famiglie ci sono due figli (ad eccezioni di pochi casi), e così via. Questo, per i bambini di età prescolare è estremamente rassicurante, perché crea punti di riferimento prevedibili e riconoscibili. Anche le continue risate dei personaggi alla fine di un episodio, con reazioni molto fisiche e corporali, sono azioni che i bambini si aspettano.

In secondo luogo: la semplicità. I disegni, rigorosamente bidimensionali, hanno colori piatti e tratti stilizzati e tondeggianti. I musi sono ovali e i corpi tondi. E ogni cosa ha la forma di un cerchio: occhi, occhiali, gote, naso, sole. In questo modo si creano figure comprensibili in maniera immediata anche dai bimbi più piccoli. Non a caso, infatti, il cerchio è la prima forma che i bambini riescono a fare. La durata di 5 minuti di ogni episodio rispecchia il tempo di capacità di attenzione dei bimbi più piccoli. Gli oggetti presenti sono pochi e di uso comune, che il bambino possiede già nel suo bagaglio di immagini. La narrazione è lineare e scandita da pause, per lasciare il tempo ai piccoli spettatori di comprendere e ripetere. Questa estrema semplicità si traduce anche in un’unica scelta possibile: una scuola, un modello di macchina, un programma TV (con un unico personaggio: Mister Potato), per concentrare l’attenzione e perché, per un bambino, la scelta è superflua.

I personaggi sono antropomorfizzati. Come in una perfetta società multiculturale, l’integrazione è totale, nonostante ogni famiglia mantenga i propri tratti distintivi: versi, cibi, ecc.Tutto viene fatto insieme, in strutture comuni e rispettando le regole. Le storie vertono interamente intorno all’universo dei bambini, e tutto è descritto dal loro punto di vista. I genitori sono semplicemente mamma e papà, così come i nonni.

E allora che fare, da genitori disperati, se, quando chiudete gli occhi per dormire vedete tutto rosa o un rumore improvviso vi sembra un grugnito? Niente paura. Appena i vostri bambini cresceranno, il fantasma di Peppa Pig smetterà di aleggiare nelle vostre case.

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