Arriva CiaoMaMi: Expo 2015 a portata di clic anche per le famiglie

Serena, Martina, Niccolò e Alice, quattro giovani ragazzi studenti in Comunicazione Pubblica alla Civica Scuola per Interpreti di Milano, hanno molto a cuore i temi della sharing economy (il modello economico e sociale dell’”economia collaborativa”) e del crowfounding (processo collaborativo di finanziamento collettivo), tanto da aver istituito, in previsione del boom di Expo 2015, l’ambizioso progetto CiaoMaMi. Il tutto con un occhio di riguardo alle famiglie con figli piccoli in procinto di raggiungere la capitale lombarda dal 1 maggio al 31 ottobre 2015.

 

  1. Com’è nata l’idea del progetto CiaoMaMi?

CiaoMaMi è nato durante le lezioni di Comunicazione Pubblica alla Civica Scuola per Interpreti e Traduttori di Milano, dove noi ragazzi frequentiamo il secondo anno della Laurea Magistrale in Comunicazione Internazionale.

  1. Sharing Economy e Crowfounding sembrano essere il vostro pane quotidiano. Ma secondo voi in Italia sono due filosofie possibili?

La sharing economy in Italia è molto attiva: a fine 2014 si contavano oltre 250 piattaforme basate sull’economia collaborativa e sui principi di accesso condiviso e di riutilizzo. Secondo i dati di Collaboriamo.org, circa il 13% della popolazione italiana ha usufruito di un servizio di sharing, e un buon 60% conosce il fenomeno. A questo proposito, nelle grandi città i servizi di sharing economy sono proficui e ben avviati: basti pensare ai servizi di car o bike sharing. In ogni caso però, il crowdfunding è un tipo di finanziamento che in Italia è ancora scarsamente utilizzato perché poco conosciuto.

  1. Quali oggetti per bambini verranno messi in condivisione a Expo 2015?

Si va dai passeggini, ai seggiolini per auto, alle sdraiette, sino a ogni tipo di oggetto o accessorio per la cura, l’alimentazione e la pulizia dei piccoli.

  1. Come avverrà concretamente la presa di contatto tra chi cerca e chi offre oggetti per la famiglia?

Il servizio è supportato da una piattaforma web che permette, da un lato, alle mamme milanesi di mettere gratuitamente in condivisione gli oggetti per bambini inutilizzati; dall’altro lato, le mamme turiste, previa iscrizione al sito, potranno sfogliare il catalogo di oggetti, scegliere quello di cui hanno bisogno e accordarsi in totale autonomia con la mamma milanese per il ritiro dell’oggetto. A questo proposito, il sito internet offre anche servizi accessori: qualora le utenti avessero difficoltà comunicative, è previsto un servizio di traduzione professionale. Inoltre, verrà implementato un servizio spesa: la mamma turista potrà stilare una piccola lista della spesa, che la mamma milanese provvederà a farle avere al momento del ritiro dell’oggetto preso in condivisione.

  1. Verranno sottoscritti dei contratti tra le famiglie che offrono e quelle che richiedono?

I principi della sharing economy sono la fiducia, la solidarietà e l’aiuto reciproco: anche CiaoMaMi si basa su questi valori, dunque le mamme avranno un contatto diretto per accordarsi sulla condivisione gratuita (a transazione zero) e il ritiro degli oggetti.

  1. Non da ultimo… com’è possibile sostenere in crowfunding il vostro progetto?

CiaoMaMi è in crowdfunding su Eppela.com Aiutarci è semplicissimo: basta seguire il link http://www.eppela.com/ita/projects/3037/ciaomami, registrarsi ed effettuare la  donazione che più si preferisce.

 

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