Arriva a Milano la catena del libro sospeso

In una libreria di Polla, in provincia di Salerno, un amante della lettura si dirige alla cassa e, dopo aver acquistato un libro per sé, ne paga un altro, ma non lo ritira.

Lo lascia in cassa, saldato, sospeso, in omaggio ad un ragazzo sconosciuto che verrà dopo.

Un gesto che si ispira alla pratica tutta partenopea del caffè sospeso, la tradizione napoletana di consumare un caffè e lasciarne pagato uno all’avventore sconosciuto, e meno abbiente, che entrerà nel bar di lì a poco.

Un’azione di solidarietà e buon auspicio, che ha contagiato anche la passione della lettura.

È così che in breve tempo dalla libreria campana si è originata una catena virale che ha percorso velocemente l’Italia, approdando in una libreria di Milano.

Il mio Libro è il book shop meneghino dove un cliente, per primo, ha lasciato in cassa, già pagato, un testo di Irene Némirovsky, dal titolo David Golder, dando così origine ad una rincorsa di omaggi che ogni cliente, sorpreso dal ricevere un inaspettato libro sospeso, ha continuato con costanza.

Ecco che in pochi gesti si è originata una catena virtuosa, sancita da un hashtag e promossa sui principali social network, per incentivare la buona abitudine del libro sospeso e dare un boost all’hobby della lettura.

Il risultato? Oltre 50 testi omaggiati in circa 6 giorni.

Se richiesto, inoltre, è anche possibile conoscere il nome dello sconosciuto a cui è stato donato il libro e mettersi in contatto con lui attraverso un indirizzo email.

 

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