Bambini in piscina: attività ed obiettivi per ogni fascia di età

Sin dai primi mesi di vita il contatto con l’acqua diventa un’esperienza importante che sviluppa le abilità motorie del bambino, incrementa la fiducia in se stesso e favorisce la socializzazione. Per ogni fascia di età, dal sesto mese fino ai 5 anni, le lezioni di nuoto si svolgono differentemente con determinate peculiarità da tenere presenti e specifici obiettivi da raggiungere.

Lezioni di nuoto per neonati: dai 6 ai 18 mesi

L’approccio in acqua solitamente avviene con la compresenza di genitore e istruttore poiché il bambino deve familiarizzare con l’acqua e riattivare la reminescenza del dolce galleggiamento nel liquido amniotico. In questo periodo di tempo il neonato impara a stare a galla da solo e a fare i primi movimenti con le braccia e con le gambe.

Per quanto riguarda l’immersione della testa in acqua fino ad otto mesi circa si sfrutta l’istintiva chiusura della glottide; quando poi tale capacità viene naturalmente persa, si può invitare il bimbo ad immergersi sfruttando il divertente gioco di fare le bollicine sott’acqua. Da 12 mesi in poi si può tentare l’ingresso in acqua da solo con l’ausilio di braccioli, salvagenti e galleggianti.

Lezioni di nuoto per bambini piccoli: dai 18 mesi ai 3 anni

In questo stadio evolutivo il bambino impara a galleggiare meglio e a sperimentare con i galleggianti (e sempre con la supervisione dell’istruttore) percorsi acquatici di orientamento. Immerge la testa in acqua volontariamente e comprende l’importanza di trattenere il respiro.

Una migliore coordinazione dei movimenti gli consente di entrare più agevolmente in acqua e anche di uscire dalla piscina scavalcando il bordo laterale. La presenza del genitore non è più richiesta e dai 2 anni generalmente il bambino tenta insieme all’istruttore i primi piccoli tuffi in acqua.

Lezioni di nuoto dai 3 ai 5 anni

Se il bambino nei mesi precedenti è già entrato in contatto con l’acqua, a questo punto può iniziare il galleggiamento e i percorsi acquatici senza l’aiuto di braccioli o galleggianti. Inoltre può sperimentare l’immersione totale in acqua, effettuando l’esercizio di raccogliere piccoli oggetti sul fondo. Per la gioia e la soddisfazione dei genitori, dai 5 anni di età il bambino è pronto per iscriversi ad un corso di nuoto vero e proprio.

Anche per il corso tradizionale, come per le lezioni descritte in precedenza, è consigliabile un gruppo non troppo affollato, composto da sei o sette bambini nella stessa fascia di età, in modo che le lezioni si possano svolgere con chiarezza e tranquillità e l’istruttore possa concedere a ciascun piccolo allievo la stessa giusta attenzione.

L’esperienza del nuoto può essere un meraviglioso strumento di sviluppo e di crescita per il bambino, il quale impara ad esplorare il mondo e a stare con gli altri divertendosi. L’importante da parte dei genitori è usare alcune piccole accortezze.

È essenziale, ad esempio, vestire il bambino a strati per uscire dalla piscina ed evitare bruschi passaggi di temperatura dall’ambiente riscaldato della piscina a quello freddo esterno, ma soprattutto è essenziale mostrare al bambino gioia ed entusiasmo nel vederlo nuotare e non già timore e apprensione. Il sorriso dei genitori aiuta senz’altro il bambino ad avere un approccio naturale e spontaneo con l’acqua.

Il video della settimana

Un commento

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *