Ora di catechismo, il prete picchia i bambini perchè chiassosi

Nella parrocchia di Santa Maria Regina dei Martiri di Dragona, una frazione di Roma, invece degli angeli volano gli schiaffi. A distribuirli è don Angelo infastidito dal chiasso del gruppo di catechismo in preparazione alla prima comunione. Una vicenda che, dopo le tante notizie di maltrattamenti sui bambini, fa davvero indignare.

Lasciate che i bambini vengano a me. Sono le parole di Gesù che risuonano nei Vangeli, ma don Angelo quando in seminario hanno spiegato quel brano doveva proprio essere assente. Ora è sicuramente assente dagli incontri di catechismo che si tengono a nella parrocchia di Santa Maria Regina dei Martiri a Dragona, una zona a sud di Roma. É stato infatti immediatamente sospeso dalla pastorale e rimosso dal suo incarico. Il vicario parrocchiale avrebbe schiaffeggiato i bambini tra i 10 e gli 11 anni che si preparavano alla prima comunione perchè, a suo dire, facevano troppo chiasso. Ora sulla sua testa pesa una denuncia per lesioni e i risultati delle percosse sono stati refertati presso il pronto soccorso.

Le percosse ai bambini da un uomo di chiesa

Don Leonardo Bartolomucci, parroco titolare della parrocchia dov’è accaduto il fatto più che increscioso è intervenuto con messaggi di scuse anche su Facebook. Secondo il parroco, il suo vicario è dispiaciuto e conscio di doversi curare. Probabilmente don Angelo ha seri problemi nel contenere la sua rabbia, ma appare quasi un paradosso che proprio un sacerdote alzi le mani sui bambini.

Da apprezzare invece la linea trasparente scelta da don Leonardo. Questa volta la Chiesa non ha nascosto la polvere sotto il tappeto e ha affrontato la realtà. In qualche modo questo triste episodio ricorda a tutti che i sacerdoti, prima di essere uomini di Dio, sono persone con i loro limiti e le loro debolezze. Ciò che conta è che non venga mai a mancare la vigilanza e ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Don Bartolomucci chiede preghiere per i bambini che hanno subito questo sopruso, per le loro famiglie, per il catechista Enzo anche lui rimasto sconvolto e per don Angelo. Forse quello che ne ha sicuramente più bisogno.

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