Siamo diventate mamme, o magari stiamo per diventarlo. Se nell’immaginario collettivo l’immagine della mamma è soffusa di una luce tenera e gentile, buona con gli oppressi, paladina degli esseri umani, io ho scoperto a mie spese che nella realtà non è proprio così.

Io sono diventata cattivissima: una vera iena. Non con i miei pargoli, eh, ma con il resto del mondo sì.

E ci sono cose che mi fanno dare il peggio (o il meglio) di me. Io ve ne dico 4: ma giurate che poi mi raccontate le vostre?

Cattivissima me quando ero incinta e volevano togliermi il mangiare

Ehi gente, cibo e mamma in attesa sono un binomio che scotta: perché la fame prende un nuovo micidiale aspetto. Se sei adulta e fai la fila al bar per la pausa pranzo, sai che devi aspettare il tuo turno.

Quando sei incinta non si tratta più di fame: qui è sopravvivenza. È una cosa atavica, è come quando scatta l’ora X per i bambini. E non si guarda in faccia a nessuno. Tanto meno a quelli che, magari pensando di farti un favore, a tavola ti dicono…ma dai…prendi sul serio un’altra fetta di dolce?? E tu puoi tranquillamente rispondere: ma dai…vuoi che invece mangi te?

Cattivissima me quando mi dicevano che viziavo i figli

Ho tenuto in braccio i miei cuccioli per un’infinità di tempo. E ho fatto bene. Perché i bambini hanno proprio quella forma perfetta per stare accoccolati nelle braccia delle mamme. Ad ogni uomo o donna che mi ha accusato di viziarli, ho sempre risposto con la grazia e la calma di Tyson nel momento in cui azzannava l’orecchio di Holyfield. Ma funziona eh!

Cattivissima me con i genitori che non rispettano le regole dei bambini

Ci sono regole non scritte, che però vanno rispettate (almeno per quel che mi riguarda) e che coinvolgono i bambini. Tra due o più pargoli, i più grandi rispettano i più piccoli.

Togliere un giocattolo al più piccolo per darlo al più grande, non si fa. Lasciare che tuo figlio pesti uno che gli arriva alle spalle, non si fa. Accettare che a casa di un ospite rompa e sporchi di proposito non si fa. Portarsi a casa il gioco di un altro, solo perché tuo figlio lo vuole, e il genitore dell’altro si è sentito in dovere di dartelo, non si fa. E potrei continuare. E mi arrabbierei ancora di più.

Cattivissima me con gli adulti che si sono scordati di essere bambini

I bambini sono magici. Credono nella magia: e un po’ la trasmettono anche a noi. Sono generosi. Passano le giornate a disegnare per gli altri. Raccolgono fiori e sassi (e pure insetti colorati) e li regalano alle persone che amano.

Se loro vi parlano di Babbo Natale o della Fatina dei Denti, non li prendete in giro: non fate quel sorrisetto di circostanza.

Se vi regalano un disegno, non state a sindacare se vi hanno fatto con tre dita oppure sei.

Se vi danno un sasso perché secondo loro è a forma di cuore, mettetevelo in tasca: non buttatelo via mentre vi guardano.

E non dite: non fate i bambini. Perché loro sono bambini!

E qualche volta, siatelo anche voi…

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2 commenti

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  1. divento una iena quando siamo da qualche parte, tipo bar, ristorante o altro e dicono a mia figlia di stare zitta!!! sì è vero è una bimba che parla, parla molto, chiede sempre e si informa di tutto ma agli adulti (altri non io) dà fastidio, ed io divento una tigre ed è meglio che quella persona che ha parlato se ne vada senza dire nulla! la mia piccola non si tocca!

  2. Devo dire grazie a voi perchè ogni volta ci prendete…io sono stata presa di mira da mia suocera e credimi altro che tayson…mio marito l ha cresciuto lei è nn ha fatto un buon lavoro…nn ha ricevuto coccole e si vede perchè adesso ha difficoltá a farli alla piccola…