Come educare i bambini al sonno con il rito della nanna

Il sonno dei bambini, si sa, è uno dei crucci più grandi per le neomamme. Bambini che dormono solo nel lettone, bambini che vogliono la mano della mamma per sentirsi protetti. Chi desidera le coccole in braccio, chi vuole essere ninnato; chi sceglie solo il papà, chi piange e fatica a prendere sonno.

Qualsiasi strategia si adotti per far addormentare il proprio bambino, tutte le mamme sanno che bisogna educarlo al rito della nanna, dargli delle abitudini fin da neonato che lo aiutino a rilassarsi prima del sonno.

Che cos’è il rito della nanna

Il rito della nanna è un invito al sonno, un patto che si stringe tra bambino e lettino per una corretta abitudine nella scoperta del dolce piacere di dormire. Sull’argomento i pediatri sono molto rigidi. Le abitudini devono essere inculcate da subito; già dai primi giorni di vita il neonato deve imparare a conoscere la bellezza del riposo.

La regola numero uno del rito della nanna

Si procede a piccoli step, ogni famiglia lavora secondo un proprio rito della nanna, con abitudini che imposta regolarmente. La cosa importante è che queste regole non cambino dall’oggi al domani. Il bambino deve essere aiutato, non confuso. Non può imparare a riposare bene da solo e nel suo lettino se già da piccolo un giorno lo si fa dormire sul divano, un giorno dalla nonna, un altro sul passeggino, un altro in braccio e un altro ancora nel lettone.

Lo spiega anche Cristiana De Ranieri, medico presso l’Unità di Psicologia Clinica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. In un approfondimento sul tema de Il Corriere della Sera aiuta i genitori a capire meglio il concetto. “Se il tempo con i bambini è poco – fa notare la dottoressa – meglio sfruttarlo per consolidare riti piacevoli, ma utili ad accompagnarli a letto e a far comprendere con naturalezza che quando si è stanchi addormentarsi è bello. L’importante è che non capiti una volta sul divano, una nel lettone, una in braccio a mamma: ogni sera la sequenza di eventi che sancisce l’arrivo della nanna deve ripetersi uguale.”

Alcuni esempi di riti della nanna

Anche se ogni bambino è diverso, anche se il rito della nanna può variare di casa in casa, ci sono alcune strategie che accomunano tutte le famiglie che s’impegnano per una corretta educazione al sonno dei bambini.

Alcuni esempi? Un bagnetto rilassante prima di andare a dormire, una ninna nanna da ascoltare o cantata dalla mamma, le lettura di un libro, un massaggio al corpo e la creazione dell’atmosfera giusta.

Sono tutti elementi utili a far capire al piccolo che è arrivato il momento di chiudere gli occhi

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