Crolla il mito del latte vaccino, meglio dopo i due anni

Una delle cose che noi mamme ci sentiamo ripetere dal pediatra è: “Gli dia il latte vaccino signora, ormai è ora”. E l’ora, generalmente, scatta dopo i sei mesi o, se siamo fortunate e il nostro pediatra è un minimo aggiornato, anche dopo l’anno.

Il pretesto per rifilare a tutti il latte di mucca è che contiene calcio e fa bene alle ossa e alla crescita, ma recenti studi stanno facendo vacillare questa convinzione. Complici i numerosi casi si intolleranza al lattosio e una presa di coscienza etica, il latte vaccino non sembra essere più quell’alimento indispensabile, non solo, se dato prima di una certa età può diventare molto dannoso.

Il latte vaccino, infatti, rispetto a quello materno e a quello formulato (prodotto comunque col latte vaccino) contiene una quantità di proteine eccessiva. Perfetto per i vitelli, meno per l’essere umano. A lungo andare, secondo Giuseppe Di Mauro, presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, l’assunzione di latte vaccino in età precoce, causerebbe disturbi importanti come l’obesità. Proprio il latte vaccino è risultato essere più nocivo che benefico se introdotto troppo presto nella dieta del bambino. Quest’alimento non dovrebbe essere assunto prima dei due anni, in ogni caso mai prima dell’anno. Questo messaggio allarmante era già stato divulgato nel 2010 dal congresso nazionale della Sipps.

Il latte vaccino, con le sue proteine, incrementa la secrezione di insulina con tutte le conseguenze negative che sfociano nell’obesità. Nono solo, sempre secondoil Dr. Di Mauro, il latte vaccino potrebbe causare l’anemia nel bambino. Questo si spiega non solo col fatto che non contiene ferro, ma anche per via della sua difficile digeribilità per l’essere umano. Crea, infatti, delle microlesioni nei villi intestinali, con conseguenti micro-emorragie.

Allo stesso modo è cattiva abitudine quella di aggiungere parmigiano alla pappa del bambino durante lo svezzamento. L’alimento, infatti, non solo è ipercalorico e iperproteico, ma anche troppo ricco di sale. 

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