Decontribuzione per le neomamme: cos’è e come funziona

La decontribuzione per le neomamme potrebbe essere la strada da seguire per favorire il reinserimento nel mondo del lavoro delle donne che hanno appena partorito. A sostenere questa teoria è Tito Boeri, presidente dell’INPS, proprio mentre si inizia a discutere nella prossima legge di Bilancio di un nuovo pacchetto-lavoro, dedicato alle assunzioni in pianta stabile dei giovani.

Cos’è la decontribuzione per le neomamme?

La decontribuzione è una riduzione degli oneri previdenziali che gravano sul salario lordo di un lavoratore dipendente. Sarebbe un’ottima soluzione per le neomamme che hanno appena portato a termine una gravidanza, e che devono fare i conti con tante nuove spese ed il rientro nel mondo del lavoro. Nel corso della terza Conferenza nazionale sulla famiglia, Boeri ha ribadito l’idea di estendere la decontribuzione, già valida per l’assunzione dei giovani, anche alle neomamme.

Boeri ribadisce il no al prepensionamento delle mamme lavoratrici

Recentemente c’era stato uno scontro INPS-sindacati sul prepensionamento delle mamme lavoratrici, e Boeri ribadisce il suo no. L’economista sostiene infatti che le donne andando in pensione prima riceveranno una contribuzione più bassa, con il rischio povertà per la sua famiglia. Ha però sottolineato che sono necessari altri interventi, sulla falsariga del bonus infanzia, per garantire alle donne un trattamento economico e previdenziale più equo e sostenibile.

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7 commenti

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  1. Va bene la decontribuzione…ma come le vogliamo aiutare le mamme a conciliare famiglia e lavoro? Sarebbe già tanto se le mamme potessero usufruire di flessibilità di orario e part time senza essere messe al bando. Ovviamente esistono anche aziende illuminate che concedono il tele-lavoro e altri strumenti di flessibilità. Perché non incentivare le aziende in questo senso?