Dizionario mamma-figlio fino ai due anni

Spesso, quando raggiungono i fatidici “terribili due“, anche i bambini più tranquilli possono assumere dei comportamenti insoliti e inspiegabili.

Scopriamo insieme quali sono i più comuni e come si possono decifrare.

Dizionario mamma-figlio: perché evita lo sguardo degli adulti?

Intorno ai due anni i bambini iniziano a scoprire una nuova emozione: la vergogna. Se il vostro bambino evita di incrociare lo sguardo e tiene gli occhi incollati al pavimento, molto probabilmente è perché si vergogna. Questo può accadere perché magari ha combinato una marachella e sa di avervi fatto arrabbiare.

Quando combina qualche dispetto, spieghiamogli perché ha sbagliato e il motivo per cui non deve ripetere certi comportamenti, dandogli la possibilità di rimediare.

Dizionario mamma-figlio: perché ha paura delle persone nuove?

Quella di provare soggezione e imbarazzo di fronte a una persona che non si conosce è un’emozione del tutto normale. Succede anche a noi, di trovarci in imbarazzo in certe occasioni, ma, da adulti, abbiamo più filtri e sappiamo gestire meglio le emozioni. I bambini sono diretti e sinceri, se si sentono imbarazzati, lo dimostrano nascondendosi dietro di noi, o tirandosi la maglietta fin sopra la testa.

In queste situazioni tenete un comportamento che gli faccia capire che non ha niente da temere, e cercate di assecondare i suoi tempi.

Dizionario mamma-figlio: le paure di andare a nanna

Prima dentro il lettino c’erano solo lui, il cuscino e le lenzuola, ora c’è un piccolo esercito di pupazzi che lo accompagnano a fare la nanna. È arrivato il momento delle prime paure.

Intorno ai due anni la fantasia dei bambini inizia a svilupparsi e, a volte, può accadere che quello che immaginano sia spaventoso e i pupazzi diventino l’arma che i bimbi hanno per tenere a bada i mostri che si nascondono sotto il letto o dentro l’armadio.

Dizionario mamma-figlio: quando diventa una peste

Verso i due anni alcuni bambini sviluppano un comportamento aggressivo: picchiano, lanciano giochi, oggetti e cibo. State tranquille, mamme! I vostri angioletti non sono diventati dei diavoletti, stanno solo manifestando la loro infelicità, il loro bisogno di attenzione.

Se nostro figlio assume certi comportamenti, dobbiamo cercare di capire cos’è che li ha scatenati e poi affrontarli con calma.

Una delle cose da fare è cercare di contenerlo, mettendolo nella condizione di non arrecare più danno a persone o cose, cercando di fargli capire che non è comportandosi male che riuscirà ad attirare l’attenzione. Allo stesso tempo però, bisogna cercare di rivedere il tempo “di qualità” che si trascorre con lui, dedicandogli maggiore attenzione.

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