Leucemia mieloide acuta: Ava dona il midollo al fratello

Ava Bartlett ha 9 anni e un fratello maggiore di nome Jack, di 11 anni, che a causa di un tumore ha urgente necessità di un trapianto di midollo osseo. I famigliari possono essere compatibili e in questo caso proprio la sorellina Ava è il perfetto donatore. Senza pensarci due volte, la bambina si offre e salva la vita a suo fratello. Grazie alle nuove tecnologie è riuscita ad assistere al momento in cui il midollo è arrivato nelle mani di Jack (ricoverato in un altro ospedale) tramite Facetime. Oggi vi raccontiamo la loro storia.

Leucemia mieloide: la necessità di un trapianto di midollo

A undici anni Jack scopre di essere affetto da leucemia meiloide acuta. L’unica soluzione è il trapianto di midollo osseo, ma chi potrà essere il donatore? Sua sorella Ava risulta compatibile e la bimba è felice di poter essere quella persona che aiuterà suo fratello a sconfiggere la malattia che lo ha colpito. Ava è stata quindi sottoposta ad un intervento chirurgico che ha permesso di estrarre il midollo osseo utile per la vita di Jack.

Il grande gesto di Ava

Ava ha potuto vedere, tramite un cellulare, il momento in cui il midollo veniva donato al fratello Jack. Grazie a Facetime, Ava è stata uno spettatore di questo momento importantissimo per la vita del fratello. Ava ha offerto una parte di sé senza nessuna paura, con la speranza che il suo midollo possa rendere la vita del suo fratello migliore e farlo guarire dalla leucemia.

ava e jack bartlett facetime

I fratelli possono essere compatibili e quindi donare, ma questo non è scontato: la percentuale è intorno al 25%. In questo caso Jack è stato molto fortunato.

La donazione di midollo osseo è un atto gratuito e volontario che può salvare la vita di chi ne ha bisogno. Proprio perché i genitori di Jack e Ava hanno compreso l’importanza di questa offerta e la fortuna che i loro due figli fossero compatibili, hanno deciso di donare il loro midollo, con la speranza di aiutare un bambino o un adulto che ne ha bisogno.

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