Due neonate scambiate in culla in un ospedale del Montenegro

A Podgorica, capitale del Montenegro, due bambine sono state scambiate in culla. I neo genitori si accorgono del grave errore subito dopo aver riportato la piccola a casa.

Durante il viaggio in macchina la coppia si è accorta che qualcosa non andava

Sembra la trama di un film invece è pura realtà l’incredibile situazione verificatasi in un ospedale di Podgorica in Montenegro. Per un’eclatante distrazione, l’infermiera di turno quella mattina, avrebbe confuso le neonate di due differenti coppie, riconsegnando alla famiglia la bambina sbagliata.

Sembra che già durante il viaggio di ritorno in macchina i neo-genitori avrebbero notato qualcosa di diverso nell’aspetto e nei piccoli movimenti della piccola che trasportavano verso casa. Una volta arrivati all’appartamento, i due hanno avuto la conferma del clamoroso scambio.

Il braccialetto di riconoscimento al posto della neonata riferiva nomi e dati anagrafici del tutto differenti da quelli della donna e della sua vera figlia. Così il primo rientro a casa in tre, un momento di immensa gioia per qualunque neo genitore, è stato rovinato da momenti di angoscia e smarrimento.

Il Ministro della Salute chiede il licenziamento immediato del responsabile del reparto

La coppia è tornata immediatamente in ospedale per reclamare a gran voce la loro legittima figlia e ha sporto denuncia penale.

Attualmente l’infermiera di turno quella mattina è indagata per non aver eseguito adeguatamente le procedure sanitarie e la procura sta indagando se effettivamente si tratti di uno scambio doloso o involontario. Il quotidiano montenegrino “Vijesti” riporta le dichiarazioni incredule di Zorica Beba Kovačević, direttore dell’ospedale che non riesce a capacitarsi di come un’infermiera con onorata carriera ventennale possa aver commesso un simile errore, inaccettabile al giorno d’oggi.

Anche il Ministro della Salute ha saputo dell’increscioso evento e reclama il licenziamento del capo reparto maternità. L’ospedale dovrebbe essere un luogo sicuro per i neonati e le loro madri, dichiara il ministro, e simili episodi sono intollerabili nella società contemporanea. Fortunatamente entrambe le neonate sono tornate alle rispettive famiglie.

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