Enfant prodige (parte terza): la storia di Aelita Andre

Occhi castani, capelli biondi, mani piccole e leggere…Aelita Andre, australiana di Melbourne, che parla inglese e russo, è la pittrice astratta (espressionista, per l’esattezza) più giovane al mondo.

Aelita è la “reincarnazione di Jackson Pollock”.

Nata il 9 gennaio 2007, inizia a dipingere a soli 9 mesi, quando, messa dai genitori seduta su una una tela bianca circondata di colori, lascia scivolare le dita intrise di pittura e dipinge “lo spazio”, il primo di una lunga serie di capolavori pieni di energia e forza espressiva.

Ogni giorno Aelita non può fare a meno di prendere un pennello tra le mani e dare libero sfogo alla fantasia, creando opere dai titoli forti e semplici insieme, come “Porta sull’universo”, “Medusa”, “Plasma” o “Il Gatto Blu”. Il Guardian dice che le sue opere sono piene di movimento e di colori vividi che colpiscono al cuore. Proprio come le opere di Pollock.

Naturalmente, la sua storia ha fatto il giro del mondo e le più importanti gallerie le hanno già dedicato una mostra personale. E così, a soli 6 anni, Aelita ha esposto a Hong Kong o all’Agora Gallery di New York. A vederla alle inaugurazioni, saltellante nei suoi vestitini da piccola principessa, nessuno penserebbe di avere davanti il nuovo genio espressionista e surrealista, erede naturale dei più grandi artisti di arte contemporanea del XX secolo.

I genitori, anch’essi pittori dilettanti, dicono di non averla mai spinta, ma assecondata, fornendo ogni tipo di materiale artistico che chiedesse. L’hanno iscritta alla National Association for the Visual Art, lasciandola però libera di seguire il suo istinto, che, a quanto pare, non sbaglia un colpo. Tanto che le opere al suo attivo sono già parecchie centinaia, tutte già prenotate, quotate mediamente più di 6.000 dollari, per un valore di oltre un milione e mezzo.

E il talento di questa incredibile bambina è in grado di trarre in inganno anche i più esperti. Il programma TV “60 Minuti”, infatti, ha affiancato un suo quadro a un Pollock e un Mirò, chiedendo al pubblico di riconoscere l’opera di Aelita: solo uno spettatore su tre ha indovinato!

Non c’è dubbio che il suo tratto potente ed energico e la sua esplosione di colori sono destinati a riempire le pagine dei libri di storia dell’arte.

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