Giovane mamma a processo per aver venduto il figlio

Arriva da Napoli una storia terribile di maternità e degrado: una donna di appena venti anni è infatti sotto processo per aver venduto il figlio (che all’epoca aveva sette mesi) ad una coppia molto facoltosa del Nord Italia.

Per il bambino, avrebbe ricevuto circa 10 mila euro.

Tutto è partito con una falsa dichiarazione all’Ufficiale di Stato Civile di Torre del Greco che ha poi fatto scattare le indagini. L’uomo a cui era stato venduto il piccolo, aveva detto poi di essere il padre naturale: cosa ovviamente rivelatasi falsa.

Il bambino, che ora ha 3 anni, è stato tolto a quelli che lo avevano “comprato” e messo in una casa famiglia.

È difficile non solo giudicare, ma anche solo raccontare una vicenda come questa, perché possiamo solo immaginare in quale degrado possa vivere una ragazza che mette in atto la compravendita del proprio figlio.

Quello che dobbiamo augurarci è che la vera vittima di tutto questo, il piccolo di cui non sappiamo nemmeno il nome, possa finalmente trovare la serenità tra le braccia di qualcuno disposto ad amarlo sul serio.

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28 commenti

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  1. Io sono contenta che lei abbia venduto il figlio, perché non lo merita e non ne meriterà mai un altro! Lui ha bisogno di amore, grazie a dio l’ha fatto nascere, troverà una famiglia che lo
    Amerà come non mai ne sono sicura! In bocca al lupo piccolino

  2. Che dire Non ci sono parole per descrivere questa mamma anzi mamma non lo è .e crudele quello che ha fatto se non lo voleva perché Non l’ha lasciato i ospedale prima invece di venderlo.ma il padre del bambino dove.

  3. Ma io nei panni di una così non mi ci voglio mettere proprio . scusate ma poteva darlo in adozione appena nato o chiedere aiuto ai servizi sociali. .di sicuro non venderlo.stiamo tornando all età della pietra anzi peggio.un bacio piccolo amore e ti auguro di trovare una mamma vera

  4. Io non trovo giustificazione per la madre…ma neanche per quel giudice che ha privato questo cucciolo dei genitori per la seconda volta ,..,che senso ha metterlo in una casa famiglia???perché farlo soffrire ancora???

  5. Questo bimbo è stato strappato dalla sua “mamma” a sette mesi e ora a tre anni è stato strappato all’affetto di chi lo voluto tanto da seguire strade sbagliate. Due abbandoni devastanti in meno di tre anni! Almeno potevano lasciarlo alla famiglia che l’ha cresciuto fino alla fine del processo

  6. Non si può mercanteggiare il proprio figlio…non mi va di giudicare ma amo troppo mio figlio…lo amavo prima ancora che nascesse. Per questo non posso accettare questa realtà. Anche se avessi avuto problemi economici non lo avrei mai lasciato e non lo lascerei. Mamme si nasce!

  7. Non capisco perke metterlo in una casa famiglia lasciarlo alla famiglia ke tra virgolette lo ha comprato sarebbe sicuramente la cosa migliore ke case famiglie funzionano da skifo soprattutt al sud

  8. Messo al mondo e mi viene da pensare anche non desiderato,visto il gesto, ma abbandonato due volte. Sicuramente chi lo ha comprato non giustificato, forse pensavano che fosse la strada più facile a quella di una lunga attesa per l’adozione. Ma mi chiedo e forse sbagliando, se queste persone lo hanno “desiderato “e amato potevano essere più idonei a crescerlo meglio di chi lo ha messo al mondo? Auguro di cuore a questo bimbi di crescere sereno nelle mani e nel cuore giusto di chi in futuro sara’ la sua famiglia

  9. Io mi rifiuto di mettermi nei panni di una che vende suo figlio.Per me non ci sono scuse nè giustificazioni!!avrebbe potuto chiedere aiuto già quando era in attesa e darlo in adozione,o ai servizi sociali,i bambini non si vendono!!!!!!!!!!!!

  10. Avendo lavorato in una casa famiglia so benissimo i problemi e i disagi che questo povero piccolino avrà dovuto affrontare e che purtroppo lo accompagneranno per sempre! Spero con tutto il cuore che possa trovare una splendida famiglia che lo accolga con amore in cui crescere sereno e spensierato…visto che per ora la sua infanzia gli è stata negata! Per quanto riguarda la madre non ci sono giustificazioni per ciò che ha fatto!non riesco a giustificarla,né a mettermi nei suoi panni!so che non andrebbe giudicata ma invece di vendere suo figlio poteva chiedere aiuto ai servizi sociali e ricevere un supporto in primi psicologico ma anche concreto!

    • Al di là dell’inqualificabile gesto del comprarlo, perchè non lasciarlo ai genitori che l’hanno cresciuto finora?
      Io credo che soffra di più a stare in una casa famiglia anche perchè come può comprendere ciò che è successo?
      In tutta questa triste storia, la vittima è il bambino che ora si trova SOLO.