Quando Internet ha salvato la vita di mia figlia

A volte internet può salvare una vita. È questo il caso di una mamma inglese, Laura Handley, che per caso aveva letto sul web di un ragazzo adolescente morto all’improvviso per leucemia mieloide acuta. Confrontando i sintomi che aveva manifestato il giovane (sudorazione notturna, febbre, senso di stanchezza, perdita della fame e lividi difficili ad andare via) nella mamma si è acceso un campanello d’allarme che le ha permesso di salvare la vita della figlia di soli 22 mesi che aveva manifestato gli stessi disturbi in precedenza.

I sintomi che hanno insospettito mamma Laura

Laura aveva già notato che la piccola Tazmin era solita ferirsi con molta facilità e che riportava molti lividi soprattutto nella parte inferiore del corpo. Anche le macchiette rosse erano frequenti ma non ci aveva mai fatto caso in quanto riteneva si trattasse di un banale eritema solare. Dopo la lettura dell’articolo riguardante il ragazzo morto per leucemia, però, tutto è cambiato.

La donna di Tenbury Wells ha deciso prima di parlarne con i suoi cari e i suoi amici che però non hanno accolto favorevolmente le sue ansie dicendole di non preoccuparsi. Laura però aveva capito che c’era qualcosa che non andava: così il giorno seguente ha portato la piccola Tazmin prima dal pediatra e poi in ospedale per degli accertamenti.

I risultati del test e la scoperta della leucemia infantile

Dopo numerosi accertamenti i medici hanno rivelato che Tazmin era affetta da una forma pre leucemica chiamata mielodisplasia che poi successivamente si sarebbe trasformata in leucemia mieloide acuta. La bambina è stata dunque immediatamente sottoposta a chemioterapia e trapianto di midollo osseo ed ora sembra che la malattia stia regredendo.

Secondo mamma Laura è stato l’intervento tempestivo e quell’articolo letto in internet ad aver salvato la vita della propria figlia. Il parere dei pediatri però in questi casi è controverso. Ad esempio la pediatra Jennifer Shu ritiene che non si può fare di tutta l’erba un fascio ma ogni bambino rappresenta un caso a  e non sempre tali sintomi sono il segno di una leucemia. Generalmente se i bambini non mutano il proprio comportamento e sono felici probabilmente non si tratterà di nulla di serio, al contrario se dimostrano un cambiamento repentino della personalità bisogna cominciare a preoccuparsi. La pediatra inoltre afferma che internet è un mezzo potentissimo per aiutare gli altri, esso però deve essere utilizzato con cautela: molte volte infatti si finisce con lo sbagliare e creare inutilmente una situazione di panico.

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