La Canguro-Terapia: prezioso aiuto per i neonati prematuri (e non solo)

Conoscete il metodo della mamma canguro, o Canguro-Terapia (KMC)? Messo in pratica per la prima volta dai pediatri Rey e Martinez alla fine degli anni ’70 a Bogotà, in Colombia, consiste nel mettere il neonato prematuro a contatto con la pelle della mamma, grazie ad una fascia posizionata intorno al torace.

Il 15 maggio è stata istituita la “Giornata Internazionale della Kangaroo Care” e, per tale occasione, la “Società Italiana di Neonatologia” ha tenuto a rimarcare l’importanza di questa terapia, rivolta non solo alle madri ma anche ai padri.

Che cos’è la Canguro-Terapia

La Canguro-Terapia, anche detta “kangaroo care o marsupio terapia”, consiste nel creare un contatto “pelle a pelle” tra neonato e genitori.

Il nome è volutamente ispirato a quello che le mamme canguro fanno con i propri piccoli, tenendoli al sicuro nel proprio marsupio.

Questa sorta di istinto e protezione, dunque, è stata applicata anche per i bimbi prematuri; il primo a effettuare tale sperimentazione è stato il pediatra colombiano Edgar Rey che, nel 1978, ha cercato un efficace rimedio per contrastare l’alto tasso di mortalità infantile.

Egli, dunque, ha suggerito di far tenere i piccoli sul petto della mamma, il cui calore e latte materno hanno rappresentato una valida forma di protezione e che, nel giro di poco tempo, ha fatto registrare risultati più che ottimali.

Data l’efficienza di questa terapia, gli studi condotti a Bogotà e, poi, in tutto il mondo, ne hanno attestato la validità, tanto da essere riconosciuta anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Ad oggi, la Canguro-Terapia è consigliata e raccomandata per tutti quei neonati che hanno un peso pari o inferiore ai 2 kg e va introdotta quando le condizioni dei piccoli sono stabili.

I benefici della Canguro-Terapia: per prematuri e non solo!

Questo tipo di terapia è stata studiata a lungo per verificare gli effetti sui bambini. E quali sono i risultati? Per ora l’Organizzazione Mondiale della Sanità ci dà certezze solo se si tratta di bimbi prematuri già “stabilizzati” i cui problemi clinici quindi sono stati in qualche modo superati.

Grazie alla Canguro-Terapia è possibile far sì che questi bimbi abbiano una temperatura corporea ottimale e che siano allattati con più facilità. Non si può dire che sia la Canguro-Terapia salvi un bambino prematuro, ma comunque è un rinforzo positivo nel suo percorso di crescita. La sua efficacia è stata ulteriormente dimostrata nel delicato periodo della pandemia Covid, come dimostrato da un’ulteriore indagine condotta dalla SIN nel 2021.

Al momento si sta verificando se questa terapia possa essere applicata anche ai neonati non stabilizzati e se si possono identificare effetti positivi anche in loro. Non parliamo tanto dei bambini che hanno la fortuna di accedere a cure mediche, che hanno quindi la possibilità di avere a propria disposizione le cullette calde e quant’altro, ma più che altro di quei bambini che nascono in aree disagiate del mondo, dove il calore della mamma potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte.

Canguro-terapia anche per i papà!

È davvero importante sottolineare come la Canguro-Terapia aiuti il bambino a sviluppare il rapporto con la mamma, che in questo modo può partecipare alla cura del piccolo nonostante la medicalizzazione.

Ma questa terapia può essere portata avanti anche dal papà, che darà aiuto e cambio alla mamma. In questo modo anche un piccolo nato prematuro può godersi la vicinanza di mamma e papà.

Canguro-Terapia: arrivano le linee guida italiane

In occasione della Giornata Mondiale della Canguro-Terapia 2023 la SIN, inoltre, ha provveduto a fornire un documento con delle indicazioni specifiche, in cui vengono elencati consigli e comportamenti da tenere nelle TIN della nostra penisola, in modo tale da renderli uniformi ed efficaci per tutti.

Come abbiamo accennato, qualora i neonati nati pretermine siano in condizioni stabili, la Canguro-Terapia viene applicata poggiando il piccolo nudo, solo con il pannolino, e prono sul petto del genitore.

Il documento fornito dalla SIN, inoltre, prevede che vengano superate eventuali difficoltà nella gestione della Canguro-Terapia. Tra le più comuni, finora, vi erano:

  • accessi limitati alla Tin per i genitori
  • scarsi aggiornamenti del personale addetto
  • inesistenza di protocolli condivisi
  • insufficiente supporto per i genitori

Indicazioni nazionali sulla Canguro-Terapia

La Canguro-Terapia, essendo ormai diventata una pratica molto valida e ampiamente utilizzata nei reparti della Tin dei nostri ospedali, è accompagnata da una serie di indicazioni che hanno valenza sul tutto il territorio nazionale, fornendo informazioni utili non solo al personale addetto, ma anche alle madri e ai padri.

I prerequisiti fondamentali, infatti, riguardano innanzitutto il ruolo dei genitori: quest’ultimi devono essere non solo presenti, ma ricevere tutte le informazioni necessarie per effettuare una terapia adeguata e, inoltre, devono presentare condizioni fisiche ed emotive stabili per poter sostenere questo tipo di percorso.

Allo stesso tempo, il neonato deve necessariamente registrare condizioni stabili e potrà trovarsi in incubatrice o in culla, a seconda della valutazione determinata dai medici.

Oltre a questi due requisiti primari, il documento stilato dalla Sin prevede tutta una serie di indicazioni molto importati:

  • La Canguro-Terapia andrà svolta in totale tranquillità e senza che ci siano vincoli di orario.
  • Il personale dovrà sincerarsi di fornire le giuste informazioni ai familiari ed essere pronti ad accogliere ogni loro dubbio o perplessità.
  • Assicurarsi che i genitori sappiano comprendere e riconoscere i bisogni del loro piccolo, chiedendo opinioni e stimolandoli a fare del loro meglio per rendere efficace la terapia.
  • Rendere partecipi i genitori di qualsiasi decisione si prenda sul benessere del neonato, facilitando anche la presenza di altri membri della famiglia, come nonni o fratellini.
  • Informare la mamma sui benefici del latte materno, aiutandola con il processo della sua estrazione e conservazione.
  • Spiegare ai genitori tutti gli effetti positivi della Canguro-Terapia.
  • Nel caso di gemelli, la terapia può essere svolta posizionando entrambi i piccoli ai lati del petto per poi essere riposti nella stessa incubatrice o lettino.
  • Infine, la Canguro-Terapia, per essere efficace, non dovrebbe durare meno di 60 minuti e alcuni studi suggeriscono di effettuarla per almeno un’ora e mezzo, ottenendo, così, risultati più che ottimali.

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28 commenti

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  1. Ciao a tutte le mamme !…la marsupio terapia aiuta moltissimo ai bambini prematuri, ora lo sto facendo con mia figlia nata prematura di 25 settimane. ..a la nascita pesava 490 g…oggi dopo 3 messi di intensiva siamo arrivate a 1.280 😍facendo marsupio terapia e meraviglioso 😍😍😍