La vita precedente

Sì, care le mie mamme, abbiamo figliato. Ed è ovvio: amiamo quei piccoli scassaballe più della nostra vita. E, certo, non faremmo mai a meno di loro, ora che li abbiamo.

Ma…beviamoci un paio di calici di bollicine ghiacciate e diciamocelo…

Ma quanto ci manca:

1) essere spensierate
mettere al mondo un figlio significa tante cose meravigliose, ma significa anche una cosa: non poter mai mai più essere senza pensieri e preoccupazioni. E questo per sempre. Fino alla morte. E forse pure nell’aldilà. Un ergastolo può avere sconti di pena, essere ridotto. Il nostro chiederci se i figli siano interi e stiano bene, invece, no.

2) poter decidere liberamente senza dover programmare
Ricordate quei meravigliosi: “ma se ci fermassimo qui a dormire?” o “Ma dai…mi fermo un po’ di più in ufficio e ce ne andiamo fuori a cena?”, o ancora “Partiamo e andiamo, su, poi troveremo un posto dove dormire…”
Bei ricordi, eh?!
Ora tutto deve essere programmato, incastrato, organizzato e l’imprevisto da amico che dava una botta di vita è diventato un nemico da rifuggire come l’acetone.
Partire? Ma ‘ndo vai senza mezza casa appresso? Fermarsi a dormire? Senza Winnie the Pooh?!

3) soddisfare quei 2/3 vezzi tipo dormire quando hai sonno, mangiare quando hai fame, andare in bagno quando scappa
Che c’è? Troppo basica? Perché? Voi andate a dormire quando avete sonno o solo dopo avere messo a letto i figli, lavati, puliti, profumati e dopo aver letto 5678 storie e aver spiegato la definizione di 549 parole? E mangiate forse quando avete fame o dovete prima soddisfare la fame di quelli che in qualche modo sono usciti da voi, per poi magari mangiarvi i loro avanzi invece di quello di cui avevate voglia? E andate in bagno quando vi scappa o solo dopo aver soddisfatto 809 bisogni primari altrui decisamente più importanti del vostro stimolo?
Poi dicono le donne siano stitiche…vedi un po’…

4) rilassarsi quando si sente il bisogno di farlo o, semplicemente, se ne ha voglia
Questo punto vorrei non commentarlo: non ricordo più come si faccia e vorrei non sforzarmi per ricordare tutto e poi doverlo dimenticare per proteggere la mia psiche da traumi tanto dolorosi. Convenite?

5) non avere la sensazione di camminare su una fune
Ecco, questo è un pensiero costante. Mi piacerebbe, quella volta ogni mille, poter pensare che tutto funzionerà comunque, anche se ho dimenticato qualcosa, scambiato un giorno con un altro, dimenticato di chiamare la nonna o la baby sitter…invece che vivere costantemente col pensiero che ogni giornata è un castello di carte.

E basta un niente…e tutto crolla.
E a tal proposito ora vado a controllare di aver avvisato la nonna che l’asilo domani chiude prima causa assemblea sindacale. O sciopero. O qualunque cosa sia.

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