Latte materno nei nidi della Capitale: quando?

La frase che più si sente ripetere in questi ultimi tempi è che il latte materno è la cosa migliore per il proprio bambino. Vero. Vero perché lo dicono numerosissimi studi. E allora non si spiega come le mamme debbano lottare per far si che i nidi della Capitale accettino il loro latte tirato, prezioso nutrimento per i propri piccoli. Da tempo era stata inoltrata la richiesta, da tempo si sono succedute le proteste alle polemiche, ma niente, la sentenza è sempre stata la stessa: le norme igieniche impediscono di portare da casa qualsiasi alimento, seppure questo sia latte materno. Questa volta però a protestare e opporsi a questo regolamento è stata una mamma un po’ più “in vista” delle altre e la cui voce potrebbe essere ascoltata.

Si tratta di Michela Di Biase, neomamma, ma anche Consigliera. Quello che la donna sta cercando di ottenere è una proposta di delibera che consenta alle mamme di potersi tirare il latte da lasciare poi al nido, pronto per i loro bambini. Ovviamente dovranno essere rispettate alcune norme igieniche, per esempio il latte tirato dovrà essere contenuto all’interno di contenitori sigillati e con apposta una sigla identificativa. Questo particolare protocollo dovrà essere seguito da tutte le mamme indistintamente.

Oggi come oggi, il latte materno viene accettato solamente nel territorio di competenza della Asl di Roma B. Un po’ poco per un territorio vasto come quello di Roma Capitale. Ecco perché occorre un piano organizzativo e una delibera a favore di questa pratica. Come si evolverà questa situazione e quale epilogo dobbiamo attenderci ancora non lo sappiamo: ci auspichiamo però che venga rispettato, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, il sacrosanto diritto di ogni mamma a nutrire nel miglior modo possibile il proprio figlio anche una volta rientrata al lavoro.

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