Le infezioni urinarie possono colpire i più piccoli

Le infezioni urinarie possono colpire anche i bimbi e vanno riconosciute prontamente da parte dei genitori, per poter intervenire con tutti gli accertamenti del caso e le cure adeguate.

Sintomi e campanelli d’allarme

Esistono alcuni campanelli di allarme, che possono essere utili ad individuare tempestivamente questo tipo di infezione: innanzitutto bisogna controllare se la pipì ha un cattivo odore e se il bimbo presenta dei comportamenti anomali, oppure dei disturbi come inappetenza, febbre e vomito.

I pediatri sono molto attenti a questo tipo di problema e raccomandano ai genitori di recarsi subito da un medico nel caso di sospetti in tal senso per il proprio piccolo: è possibile infatti che la mamma confonda una infezione urinaria con una semplice influenza o con un disturbo intestinale.

L’importanza di una diagnosi precoce

È invece importante riconoscere in modo tempestivo la problematica, in quanto si tratta di un fenomeno facilmente curabile: tuttavia non deve essere trascurato, perché potrebbe portare più avanti negli anni a disturbi di vario genere, quali ipertensione e gestosi o, nei casi più gravi, insufficienze renali. La diagnosi precoce rimane fondamentale.

Anche nei primi mesi di vita è necessario intervenire prontamente qualora si presenti questo tipo di disturbo. Non a caso di recente è stato studiato un apposito stick adesivo per poter raccogliere le urine nei bambini sotto i 24 mesi: si tratta di uno strumento in grado di rilevare i valori di nitriti e/o leucociti nelle urine, permettendo alle mamme di identificare la presenza di eventuali infezioni e recarsi subito dal pediatra.

Le statistiche rivelano che nel 5% di casi di febbre nei bambini, la causa può essere attribuita ad un’infezione urinaria: inoltre, circa un bambino su 15 nella sua infanzia ha sofferto di almeno un’infezione del tratto vescicale. Ecco perché è importante prestare la massima attenzione ai campanelli di allarme e comunicare al pediatra tutti i sintomi sospetti, per procedere eventualmente ad un’analisi delle urine.

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