“Uomo ammalato” è un binomio cui in realtà è sotteso il più realistico binomio “uomo moribondo”.

 Certo, perché un uomo con temperatura corporea di 37 gradi centigradi, a volte anche meno, “stammmmale che tu non puoi capire”, perché “tu non sei mai stata così”.

 No, in effetti io ho solo partorito.

 Se non ha febbre, si sente “come se” avesse “la febbre, presente?”.

 Se è l’uomo a contagiare te, donna, ma tu non ti sei quasi accorta di esserti ammalata, è “perché col contagio la malattia perde di intensità, altrimenti avresti visto le stelle”.

Come lui, ovvio.

Se invece sei stata tu, donna, a contagiare lui, tu che in 2 giorni sei tornata come nuova o più o meno, lui “stammmmale che tu non puoi capire”. Perché? 

“Perché col contagio la malattia cresce d’intensità”.

 Ehm… ma non era..? No, niente, non voglio sapere.

 L’uomo con temperatura a 36,8° è steso;

a 37,5° emette gemiti di dolore che manco avesse la peste bubbonica;

a 38° fa testamento;

a 39° – sempre abbia ancora la forza di parlare – ti chiede di chiamare il prete.

“Hai detto di chiamare il medico, amore?”

“No, no, il prete: io muoio!”.

Ah, scusa, giusto.

L’uomo, quando è colpito da un virus gastrointestinale non va al bagno qualche volta, come te, no.

Lui si disidrata.

Ha già le labbra secche, un po’ anche le mani, in un crescendo di “senti qui già mi squamo fuori, chissà dentro che mi succede!” che termina in un “ommioddio mi disciolgo”.

Sì, e di te non resterà che un cumulo di cacca.

Molle, peraltro.

L’uomo con l’influenza di stagione, invece, per 5 giorni (almeno) è come morto.

Quando si alza dal letto ci lascia uno stampo che la Sacra Sindone si ritrae per la vergogna di esser poca cosa.

Ma per la donna dell’uomo malato il dramma, quello vero, non bastasse tutto questo, non è che lui ammalato non faccia una mazza, tanto…

non è il fatto che sparisca dalla sua vista, che tutto sommato…

e neanche che non gli si possa parlare di niente, tanto non è che normalmente…

il dramma è che lui, ammalato, non tace, no, ma chiede cose, e di continuo 

Acqua.

Qualcosa da mangiare.

No meglio di no.

Ma sì qualcosina.

Leggero.

O no, dai niente.

Aspirina.

No Tachipirina.

No Nurofen.

No Tachifludec.

No…

Prenditi questa.

Cos’è?

Pastiglia.

E, infine, si lamenta 

Aaaaaah 

Oooohiiii

Uuuuuuuuuh

Iiiiiiiiiiih

Nooooooooo 

Dio mioooooo

Muoioooooo

Sono mortoooooo

No, non sei morto, lo fossi, tesoro, saresti silenzioso!

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7 commenti

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  1. Riporto un esempio che faccio spesso: mio marito è stato capace di camminare un giorno con un piede rotto perchè diceva che non gli faceva male, e poi per 37.5 di febbre e il mal di testa mi ha fatto stare 4 ore al pronto soccorso. Misteri.