La maternità non è un ostacolo alla carriera: il progetto MAAM

Materità e carriera sono due concetti che nel corso del tempo hanno sempre faticato ad andare d’accordo. In particolare è sempre stata presente la concezione secondo la quale una donna che voleva svilupparsi sotto il profilo professionale avrebbe dovuto rinunciare alla creazione di una famiglia in quanto quest’ultima avrebbe ostacolato il progetto. In realtà oggi non è affatto così, ma la situazione si è nettamente ribaltata: sembrerebbe infatti che le neo mamme abbiano addirittura una marcia in più.

Progetto MAAM: cos’è e di cosa tratta

Al giorno d’oggi non tutti hanno sentito parlare del progetto MAAM, termine che sta ad indicare “Master as a Maternity” (ovvero la Maternità è come un Master).

logo MAAM master maternità

Tale progetto è stato fondato dalla ex manager e mamma Riccarda Zezza, la quale ha ideato questo master che valorizza le competenze acquisite grazie all’essere mamma. La maternità dunque non è più vista come un elemento di svantaggio bensì come un grande strumento per affinare le proprie competenze anche in ambito aziendale. Dopo essere diventata mamma infatti una donna acquisisce delle abilità necessarie che possono rivelarsi estremamente utili anche in campo lavorativo come ad esempio lo spirito di adattamento, la capacità di decidere in fretta, la mediazione dei conflitti. Questo progetto però non coinvolge soltanto le madri ma in alcuni casi anche i papà.

Secondo una ricerca effettuata su un certo numero di donne è stato dimostrato che esse, in seguito all’acquisizione e alla consapevolezza delle proprie possibilità, hanno avuto una maggiore motivazione e si sono riscoperte più efficienti sul lavoro. Affinché tutto ciò risulti possibile però è necessario mettere in atto una vera e propria rivoluzione culturale e ideologica all’interno delle aziende.

Da dove nasce il progetto MAAM

Il principio su cui si fonda il progetto MAAM non è puramente teorico ma ha una base scientifica ben solida: secondo alcuni studi infatti quando una donna diventa mamma il suo cervello muta. Dal punto di vista più strettamente scientifico ogni donna, in seguito alla nascita di una figlio, tende a produrre più ossitocina e dopamine. Dal punto di vista pratico le donne tendono ad essere molto più ricettive, il loro cervello risponde molto più rapidamente rispetto al passato.

Con la maternità inoltre le donne modificano anche il proprio modo di pensare, di agire e di vedere le cose: la visione del mondo, delle possibili soluzioni ed opportunità si fa nettamente più ampia. Oltre a queste competenze che le donne acquisiscono in maniera involontaria, ci sono anche tutta una serie di compiti e di mansioni che esse sviluppano con la pratica: avere a che fare con un bambini che necessita di cure ed attenzioni ad ogni ora del giorno non è senza dubbio semplice. Per tale ragione le mamme che si trovano a dover affrontare questa situazione avranno senza dubbio la capacità di svolgere più compiti contemporaneamente e in maniera più rapido e funzionale.

Coraggio aziende, date più possibilità alle mamme: sapranno senz’altro stupirvi!

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