Caro capo ti scrivo: lettera di una mamma lavoratrice

La mamma e blogger Deidra Romero ha scritto un articolo in cui parla dei sentimenti discordanti che prova una neo mamma quando deve tornare al lavoro: una carrellata di emozioni e sensazioni che ogni donna e mamma lavoratrice si porta dietro nel momento in cui deve riprendere a lavorare dopo che la sua vita è cambiata per sempre.

Leggiamo quello che avrebbe tanto voluto dire Deirdra al suo capo.

Caro capo ti scrivo (e ti dico che…)

Voglio essere qui, ma allo stesso tempo non voglio esserci

Voglio lavorare, ma mi sento anche terribilmente in colpa. Non riesco a sopportare il pensiero di perdermi ogni piccolo vagito, starnuto e sorriso. Allo stesso tempo, voglio conservare qualcosa per me: la mia carriera.

La mia richiesta di flessibilità non significa che sto lavorando di meno (anzi!)

È una triste verità che molti posti di lavoro non concedano abbastanza flessibilità ai propri impiegati diventati genitori, impedendo loro di conciliare famiglia e carriera. Volere più flessibilità non significa avere pretese impossibili, né essere scansafatiche. Significa solo essere individui in grado di decidere quanto tempo dedicare al lavoro e quanto agli affetti.

Amo il mio lavoro la mia vita è cambiata. E io non sono pronta

Partorire e adattarsi alla vita con un neonato è una cosa. Tornare al lavoro e adattarsi ai nuovi ritmi è un’altra. È così sorprendente non sentirsi pronta a riprendere il lavoro dopo sole 12 settimane? In realtà le mamme fortunate ad aver avuto del tempo prima di riprendere il lavoro non sono molte. Tante altre mamme non sono pronte al rientro, ma questa è la realtà che dobbiamo affrontare.

Utilizzerò un vocabolario tutto nuovo

Che comprende parole come “tiralatte” e “allattamento”. Queste sono parole normalissime per una mamma. Io non mi sento in imbarazzo ad usarle, e non dovresti esserlo neanche tu a sentirle. Chiedermi se ho bisogno di una pausa per tirarmi il latte non è una richiesta né strana, né invadente.

Mi sento così in colpa!

Quando sto lavorando e non mi manca la mia bimba, mi sento in colpa. Quando sto lavorando e mi manca, mi sento in colpa. Quando sono con la mia bambina, mi sento in colpa perché non do maggiore importanza al lavoro. Insomma, una mamma che rientra al lavoro vive costantemente con i sensi di colpa…

Le tue battute sono fastidiose

Okay, devo dirtelo. Le tue battute sulle mamme in jeans che guidano i suv o le station wagon sono davvero fastidiose. È vero che nella maternità ci sono alcuni elementi che si prestano a divertenti battute. Ma io sono sempre la stessa persona. Il fatto che io abbia messo al mondo un bambino non significa che io sia interessata solo alle “cose da mamme“.

Non sentirti dispiaciuto per me

Sì, tutto questo è davvero troppo. Sì, non so dove sbattere la testa. Ma mi è appena successa la cosa più bella della mia vita e io ho deciso di  accettare tutto questo caos e trovare un nuovo equilibrio per me e la mia famiglia.

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