Neolaureate: la maternità nuoce alla carriera

Dal Rapporto sulle neolaureate degli ultimi 3  anni nell’Ateneo di Padova, confrontate con le colleghe dell’Università di Bari, che è stato realizzato dall’Osservatorio Professionale Donna, sono emersi alcuni dati piuttosto interessanti relativi alla maternità e a quanto essa possa costituire un intralcio per le giovani donne proiettate nel mondo del lavoro.

Neolaureate: la maternità è un intralcio alla carriera

basti pensare che per ben il 40% delle giovani coinvolte nell’indagine avere un figlio non rientra affatto nel proprio progetto di vita e per il 69% la maternità risulta essere assolutamente penalizzante per qualsiasi percorso professionale.

Meglio belle che mamme, requisito per una brillante carriera lavorativa

Altro dato rilevante riguarda il rapporto tra bella presenza e successo in ambito lavorativo: il  79%  delle giovani laureate intervistate ritiene che un aspetto gradevole sia fondamentale per ottenere risultati positivi in campo professionale.

Al Sud c’è meno lavoro, ma più positività  circa la maternità

L’indagine in oggetto conferma un vecchio luogo comune: al Nord ci sono più opportunità di occupazione, ma al Sud si è più ottimisti e si ha maggiore fiducia nel futuro. 

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20 commenti

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  1. Ma andassero a cagare. Le voglio vedere a quarant’anni passati quando stanno sole o magari vogliono un figlio e non riescono ad averne. Il lavoro si, ma fino ad un certo punto.

  2. Meglio prima studiare e realizzarsi o almeno avviarsi in un percorso professionale perché quando nascono i figli sono la concentrazione e il tempo a mancare e se ci si deve ancora impegnare ad esempio nello studio è molto difficile conciliare tutto. Almeno nei primi anni i figli impegnano moltissimo del tempo della mamma.

  3. Le due cose non sono parallele… Se una studia sodo per anni per iniziare una carriera soddisfacente è normale pensare che un bimbo può ” rovinare” il duro lavoro, ed è vero che per coprire un ruolo importante devi essere pressoché “libera” e dedicarti alle mansioni che hai da coprire, un bimbo ti toglie la concentrazione, il tempo e lo spirito. Personalmente sono felice come mamma , ma non falsa per non ammettere che una ragazza giovane deve prima avviarsi in un ruolo professionale e dopo aver raggiunto i suoi obiettivi può pensare alla famiglia. Personalmente la vedo così.

  4. Le mie figlie sono il mio cuore al di fuori del mio corpo. Forse parlo perché non ho mai lavorato non so… ma ora io nonostante tutto abbia una splendida famiglia che non cambierei con nulla cmq non mi sento realizzata al 100%. Mi sono laureata mi informo su tutto bon lascio mai la cultura riposare, mami chiedo un futuro quando le mie figlie prenderanno la loro strada io cosa farò?

  5. Ho un’amica che corrisponde alla descrizione dell’articolo, però lei adesso che ha raggiunto “l’apice del successo” nel suo campo lavorativo mi ha detto che si sente vuota e che vorrebbe farsi una famiglia, io le ho dato appoggio morale perché comunque la vedo abbastanza giù, ma ve lo dico donne, a 47 anni è un po tardino…

  6. La gioia che ti da un figlio nessuna carriera può dartela..senza figli secondo me è una vita triste,ed io sono una di quelle che non vedeva la vita senza lavorare. .Ma da quando ho Lorenzo la mia vita è splendidamente bella..la carriera la Lascio a mio marito😘