Papà del nuovo millennio più presenti, ma non basta

Scordatevi i papà seduti sul divano con la pipa in bocca a guardare il telegiornale, impersonificazione del breadwinner completamente disinteressato all’educazione del figli: i papà del nuovo millennio sono ben diversi, pronti a riscattare l’immagine di padri distratti e indifferenti alle problematiche della loro prole che la tradizione ci ha tramandato.

Dalla loro parte hanno la tecnologia: sono sempre di più le community online di padri e un dato molto, ma molto significativo ci arriva da Daddit, l’appendice per papà del famoso social Reddit che conta più di 37.000 utenti, contro i quasi 20.000 di Mommit, l’omologo per le mamme.

Se pensate però che i papà 2.0 sia interessati al lato “divertente” della paternità, come postare le foto carine dei pargoli che dormono o dei disastri per far mangiare un po’ di semolino alla peste di casa, vi sbagliate.
I papà del 2000, infatti, si riuniscono e si confrontano: se sono in crescita i corsi per neopapà organizzati a livello locale, non sono da meno i meeting mondiali, come quello annuale a San Francisco (Dad 2.0), e le organizzazioni per i papà a tempo pieno, come National At-Home Dad Network negli States.

Se la buona notizia è che i papà sono sempre più coinvolti nella crescita dei figli, purtroppo, non manca quella cattiva: la strada verso l’effettiva pari opportunità in casa è ancora lunga. Nonostante questi padri così moderni, così intraprendenti e così impegnati nei ruoli anche domestici, sono ancora le donne a sobbarcarsi gran parte del lavoro fra le mura di casa e nella cura dei figli.

E, la cartina torna sole di questa situazione impari, è rappresentata dai congedi dal lavoro: sono quasi sempre le donne a fruire di queste astensioni, mentre i padri – nonostante ne abbiano diritto (pensiamo al congedo parentale) – raramente ne fanno ricorso, anche per via di un modello sociale che non appoggia e non condivide ancora molto il ruolo dell’uomo che si prende cura dei figli…

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