Pavimento con scarpe da ginnastica, l’ultima frontiera del riciclo

D’ora in avanti potremo dare un contributo molto più importante alla causa del riciclo e, soprattutto, all’ambiente.

Se abbiamo delle scarpe da tennis che non utilizziamo più o che non calzano più bene ai nostri bambini, non buttiamole, teniamole in stand by fino a quando partirà un nuovo grande progetto per il recupero della gomma contenuta nelle vecchie scarpe da ginnastica. I tempi dovrebbero essere piuttosto brevi.

Avrà inizio a Firenze, infatti, il progetto ‘Esosport-I giardini di Betty’, che avvierà un nuovo metodo di riciclo e di produzione intelligente a partire da materiali di scarto. I comuni che aderiranno all’iniziativa installeranno, su tutto il territorio, dei raccoglitori specifici, chiamati Esobox, dove buttare le vecchie scarpe da ginnastica, consentendo loro di avere una seconda opportunità di vita.

La gomma estratta dalle scarpe in disuso viene così triturata, andando a formare un composto granulare che verrà utilizzato per produrre delle piastrelle di gomma. Ma non si tratta di piastrelle qualsiasi, bensì di particolari mattonelle antinfortunio, morbide e che attutiscano le cadute. Verranno infatti utilizzate presso i parchi pubblici per bambini nelle apposite aree di gioco, ma anche presso impianti sportivi. In questo modo, le mattonelle antinfortunio e isolanti (non sono conduttrici di energia elettrica) renderanno più sicuri i momenti di svago dei nostri figli.

Un’idea a dir poco vincente. Si pensi che, oltre alle qualità già menzionate, le piastrelle di gomma riciclata sono atossiche e resistenti agli agenti atmosferici, avranno quindi una seconda vita davvero lunga, bambini permettendo.

Questi nuovi pavimenti, totalmente ecosostenibili, daranno nuovo respiro non solo all’ambiente, ma anche alla nostra economia. Basti pensare che che con soli 10 paia di scarpe verrà prodotto ben un chilo di materiale granulare da utilizzare per la produzione delle mattonelle in gomma.

Una vera rivoluzione nel mondo del riciclo, c’è solo da aspettare che il progetto prenda il via.

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