Peppa Pig: tra noi è finita!

È stata una relazione lunga, di quelle che pensi dureranno una vita e che poi pian piano, nessuno sa come, finisce. Se avessi delle foto di noi due insieme, cara Peppa Pig, mi metterei seduta a guardarle, magari con un sospiro. Ma tra le mani mi restano giusto un puzzle, due cappelli e un paio di guantini (tra parentesi mai usati perché pizzicavano).

Il colpo di fulmine è arrivato 4 anni or sono: anche se il primo impatto è stato singolare. Nella mia memoria erano ancora vivide le immagini di Candy e del suo tenebroso Terence, di Lady Oscar nuda con l’amico del cuore, della polvere magica di Pollon (cioè, potevamo crescere normali???) e improvvisamente mi sei comparsa davanti tu. Una semplice maialina, disegnata come potrebbe fare un bimbo di 5 anni, con un ego grosso come gli Stati Uniti e una smodata passione per il fango. Ed è stato subito amore!

Guardare insieme a mio figlio qualche puntata al giorno delle tue avventure, era rilassante: lui ripeteva le semplici parole del cartone, io invidiavo Mamma Pig perché lavorava a casa (bocca mia statti zitta). Poi Rai Yoyo fiutò l’affare: e iniziò a basare mezza programmazione proprio su di te, Peppa. Ora, questa sarebbe stata una scelta intelligente, se sostenuta da un congruo numero di puntate. Ma i tuoi autori, forse soddisfatti dei primi successi, hanno ben pensato di non sfornare nuove serie, dopo la quarta. E così io, come milioni di altri genitori, ci siamo ritrovati a guardare in loop, la sera, le stesse identiche puntate, tutti i giorni. Tutti.

All’inizio, come si fa quando in una storia d’amore ci sono segni di declino, mi sono impegnata e dedicata anche ai particolari: e così ho ripassato l’inglese con Peppa, ho imparato le canzoni di Peppa, ne ho apprezzato il femminismo militante. Ho letto tutto sui suoi doppiatori (sapevate che Tatiana Dessi, la voce di Peppa, è la stessa di Hilary Swank in “Boys don’t cry”???).

Poi mio figlio, crescendo, ha iniziato a dare segni d’insofferenza: e ho pensato eccoci…ci siamo quasi. Ma nel frattempo era arrivata la Piccola: e allora tutto è ricominciato daccapo, ma con un grado di difficoltà in più. Uno dei figli in adorazione, e l’altro disperato di fronte a Peppa.

Ma adesso, è davvero tutto finito: anche la mia signorina, a 3 anni, si considera troppo grande per te. Cara maialina rosa, ti saluto: è stato bello finché è durato. Ah, e ora posso confessartelo: era proprio porchetta, quella che mi hai visto mettere in tavola qualche giorno fa.

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5 commenti

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  1. E vale anche per me tutto il tuo discorso, due figli uno di 5 anni che adorava peppa, la seconda di 7 mesi preferisce di più Masha e Orso, ma credo che purtroppo faremo la stessa fine. Dopo che metteranno le puntate per imparare il russo forse.

    • Pensa che proprio una settimana fa stavo mandando una mail a Rai yoyo proprio sul monopolio di peppa, Masha e la squadra della giungla. Dove sono finiti il fantastico mondo di bo, dove i bambini imitavano i gesti; pocoyo, postino Pat, tinga tinga tales, Peter pan, g treni di chugginton e altri. Variavano. Forse da una parte è un bene che così si allontanano dalla TV e fanno altro, ma se sono un canale per bambini dovrebbero pensare più a loro che sempre al business.

    • Hai perfettamente ragione! Per non parlare di quello che trovi negli altri canali…mio marito non fa che chidermi di scrivere un articolo contro Oggy e i maledetti scarafaggi…ci sono cose davvero inguardabili…