Perché i neonati smettono di piangere in braccio?

Un’equipe di ricercatori giapponesi ha spiegato per quale motivo i neonati smettono di piangere quando vengono presi in braccio e trasportati dalla loro mamma.

Si tratterebbe di una serie di risposte biologiche che si attivano nell’organismo del bebè per garantire a se stesso la sopravvivenza. Scopriamo nel dettaglio cosa è emerso dallo studio nipponico, che è stato pubblicato sul magazine Current Biology.

Perché i neonati smettono di piangere quando vengono presi in braccio?

Quando il neonato piange, la mamma (o anche il papà) lo prende in braccio istintivamente, lo stringe a sé e lo trasporta in giro per la stanza, cullandolo leggermente. Il piccolo in men che non si dica si calma, ma appena la mamma prova ad adagiarlo nella cullina riprende a piangere disperatamente.

Talora è sufficiente che la mamma si limiti a sedersi, pur tenendo ancora il neonato in braccio, perché il piccolo riprenda a lamentarsi. Cosa si cela dietro a questo inspiegabile comportamento?

Ecco cosa hanno scoperto i ricercatori giapponesi

Dalla ricerca giapponese effettuata dai ricercatori del Centro RIKEN – Brain Science Institute, è emerso che il modo di agire del neonato ha origine da una serie di interazioni tra sistema nervoso, motorio e cardiaco, finalizzate a intensificare la vicinanza tra mamma e figlio, in modo tale da assicurare al neonato la sopravvivenza.

Ciò significa che il lattante è neurobiologicamente predisposto a calmarsi quando viene trasportato e cullato dalla mamma; si tratta, in altri termini, di un fattore evoluzionistico atto a garantire la sopravvivenza della specie.

Ecco cosa accade: quando il neonato viene preso in braccio, il suo cervelletto inoltrerebbe degli imput al nervo vago, rallentando il battito cardiaco e producendo una generale sensazione di calma e benessere.

Anche i topolini smettono di piangere quando sono trasportati

Agiscono similmente ai neonati i cuccioli di topo: essi, infatti, quando la mamma rosicchia loro la schiena si rilassano e non emettono più i classici ultrasuoni da richiamo. In tal modo per la mamma diventa più facile trasportarli: il beneficio, in altri termini, è duplice. 

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