“Perfetti sconosciuti”: l’amore ai tempi di Whatsapp

Sareste pronte a far leggere i vostri sms, le vostre chat di Fb e i messaggi di Whatsapp a marito o al compagno e viceversa? È senza dubbio una bella domanda, ed è l’interrogativo che il regista Paolo Genovese si pone nel suo nuovo film Perfetti Sconosciuti.

Nel corso di una cena tra amici viene proposto un gioco: mettere tutti gli smartphone sul tavolo e leggere ad alta voce i messaggi che arrivano. Nel tempo di una cena si scoprono gravidanze di amanti, omosessualità nascoste, si rompono matrimoni e amicizie.

Ma davvero la nostra vita virtuale è così pericolosa se viene messa a nudo davanti agli altri? Davvero esiste un tale sfaldamento tra la nostra vita reale e quello che facciamo davanti ad uno schermo?

Secondo lo psicoanalista Massimo Ammaniti, «Il telefonino è ormai il luogo di un inconscio tecnologico, contenitore di un archivio personale e nascosto, spazio di appartato dialogo con se stessi, pericoloso se diventa l’unico.

È così anche per voi? O siete disposte a correre il rischio di svelare tutte voi stesse alle persone che avete intorno?

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