A piedi ogni giorno per 29 chilometri: papà cinese sfida la fatica per portare il figlio a scuola

Cosa sarebbe disposto a fare un genitore per assicurare un futuro migliore al proprio figlio?

Risposta scontata: tutto ciò che è umanamente possibile, anzi, ci si organizza anche per l’impossibile.

Equilibristi esperti in salti mortali, madri e padri da sempre si giostrano fra conti che non quadrano, tempi da conciliare e altre difficoltà apparentemente insormontabili. 

Tutti a modo loro sconosciuti eroi del quotidiano come Yu Xukang, il papà protagonista di una storia che ha il sapore di una favola e arriva dalle colline di Yibin, nella Cina meridionale. Qui, fra strade sterrate e sentieri che attraversano i boschi, non passano gli scuolabus e il dodicenne Xiao Qiang – figlio disabile di Yu Xukang – dovrebbe rassegnarsi a non avere un’istruzione. Dovrebbe, appunto, se non fosse per il sacrificio di suo padre, che in barba alla fatica ogni giorno se lo carica in spalla per ben 29 chilometri – tutti da percorrere a piedi – consentendogli di raggiungere la scuola del villaggio vicino.

Chi dorme non piglia sogni, così questo quarantenne papà dal corpo gracile e dalla volontà granitica si sveglia all’alba, sistema sul dorso il cesto di vimini in cui alloggiare il pargolo e s’incammina passo dopo passo verso un futuro che tira giù le barriere a colpi di tenacia.

Il “Daily Mail” ha già eletto Yu Xukang uomo dell’anno e le autorità giapponesi promettono aiuti concreti per rendere meno faticosa la strada del piccolo Xiao Qiang – che per ora è il primo della classe – verso il traguardo del college, come si augura il papà.

L’amore rende tutto accessibile e arriva lontano: quello di Yu Xukang fino ad oggi ha già scalato una salita lunga 1.600 chilometri.

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