Le quotidiane rinunce delle mamme per i propri figli

Amano i loro figli più della loro vita, ma ogni tanto vorrebbero ritagliarsi degli spazi tutti per loro.

Si occupano di casa e famiglia, lavorano part time; lavorano tutto il giorno.

Alcune sono mamme freelance, non stanno fuori casa ma hanno un ufficio domestico e si dedicano a professione e figli cercando di conciliare al meglio tutti i compiti.

Altre mamme restano fuori mattine e pomeriggi interi, portano i loro figli all’asilo o dai nonni e li riabbracciano la sera tardi, stanche morte e anche un po’ più vuote.

Le quotidiane rinunce delle mamme

Sono tutte mamme che rinunciano.

Rinunciano alla possibilità di spegnere uno smartphone per concedersi silenzio.

Rinunciano agli hobbies che avevano prima di essere madri.

Hanno voglia di lentezza, di svegliarsi un po’ più tardi la mattina. Di ascoltare musica e non cartoni animati.

Vorrebbero cucinare piatti sfiziosi e sempre diversi, concedersi una pizza senza correre da una parte all’altra della sala.

Sono mamme stanche e stressate che rinunciano ai loro desideri più nascosti, non perché siano irrealizzabili se si è madri, ma perché sono desideri incompatibili con la loro nuova vita. Frenetiche, impegnate e multitasking: hanno promemoria e post it ovunque, devono mandare avanti una famiglia e non dimenticare che oltre a essere mamme sono anche donne.

Eppure rinunciano a mille cose. Ogni giorno. Lo fanno con consapevolezza, per scelta, con rimpianti, senza rimpianti. Rinunciano con tutto il loro cuore perché dal momento in cui il neonato che hanno portato in grembo per nove mesi diventa il nucleo della loro vita, cambiano. Sanno che un sorriso, un pianto, una carezza, i baci del loro bambino sono l’unica cosa importante nella loro vita da mamme.  

Le rinunce delle mamme sono arricchite di pienezza e voglia di dare, non hanno lamentele di contorno, raccontano solo amore verso i loro figli. 

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22 commenti

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  1. Veramente io sono un padre e ne ho un po’piene le scatole di leggere argomenti del genere sempre e solo a senso unico. Mi prendo cura di mia figlia da solo la madre come tante altre se ne frega ed ha abbandonato la bambina che ad oggi ha quasi 4 anni. Basta parlare sempre delle madri ci sono padri che fanno cose inimmaginabili, altro che rinunce. Sono padri e madri allo stesso tempo . Ho scelto, non ho rinunciato a niente e ho scelto di amare mia figlia. E sono un uomo che lavora e porta avanti la famiglia da solo. Quindi parlate una volta tanto al plurale che ciò che fa una madre se riesce a farle un padre vale sicuramente il doppio perché nessuno se lo aspetta e nessuno lo crede capace.

  2. Neanche per me sono rinunce ma scelte che avevo deciso di fare tanti anni fa. Certo la stanchezza invece è tanta se si lavora anche full time 😥 e si ha un figlio super vivace. Teniamo duro. Chi semina raccoglierà !😚 ciao mamme

  3. Nemmeno io la vivo come rinuncie, ma una cosa che ho desiderato e sapevo che il lavoro di mamma è il lavoro più importante. Mi sono creata il lavoro che mi permette stare tutto il tempo con il mio bambino così che lui quando sarà grande ricorda la sua mamma come io ricordo la mia. È vero,non si esce tutte le sere, non si va in giro in moto…ma fa niente, ho conosciuto il modo migliore passare il tempo😍😍😍. E molte cose che facevo prima faccio anche adesso.

  4. Io non le vivo come rinunce…. è solo un rinvio. Se potrò fare le cose insieme a mia figlia, ci sarà più gusto!! Se sono cose che potrò fare da sola quando lei sarà più grande, aspetto volentieri 😍 tutto è più divertente (certo, anche più impegnativo) da quando c’è lei!!!