Risposte aggressive a stimoli teneri: perché succede?

Mmmmhh, questo bambino è tutto da mordere!” Ma guarda com’è piccolo: lo stritolerei!!!” Che cosciotte morbide! Io te le mangio in un sol boccone!

Ecco alcune delle frasi spesso pronunciate alla vista di un neonato o di un bambino particolarmente dolce e indifeso.

La vista di un cucciolo d’uomo e il sentimento di tenerezza provato, scatena in moltissime persone esternazioni dal carattere aggressivo e violento: stritolare, mordere, stringere forte, sono alcune delle sensazioni più spesso rilevate e comunicate in risposta ad uno stimolo tenero.

Questo comportamento inconscio ha una motivazione scientifica: scopriamola insieme.

Perché abbiamo risposte aggressive a stimoli teneri?

Secondo una ricerca condotta dall’Università di Yale e presentata al convegno “Society for Personality and Social Psychology” la sensazione di tenerezza è direttamente proporzionale alla reazione aggressiva.

Una reazione non solo verbale, ma anche fisica: messi di fronte ad immagini tenerissime, e dotati di fogli di carta da imballo ricoperta di bollicine di plastica, i soggetti analizzati hanno scoppiato la maggior parte delle bolle, in preda ad impulsi impetuosi.

Le motivazioni alla base di questo comportamento, secondo gli studiosi, sono due.

La prima interpreta questo inoffensivo picco aggressivo come un bilanciamento inconscio delle fortissime emozioni positive provate alla vista di un bambino o di un neonato che ci ispira tenerezza e dolcezza: la reazione di impeto con frasi aggressive e (bonariamente) “minacciose”, è un modo indispensabile per equilibrare a livello neuronale il boom emotivo positivo (lo stesso meccanismo delle lacrime di gioia).

La seconda è che, vedendo un piccolo cucciolo tenero e indifeso, il nostro istinto di protezione ci spinge a volerci occupare di lui immediatamente. Non potendolo fare, la frustrazione è tale da richiedere uno scarico emotivo verbale e fisico dai toni decisi.

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Un commento

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  1. Anche io dico a mio nipote che lo riempirei di baci e me lo spupazzerei, e non vedo l’ora che cresca ancora un po’ per potermelo abbracciare… adesso lo vedo ancora piccolo e delicato nonostante i suoi 7 mesi…