Che ruolo hanno davvero i papà?

Non sono i papà a partorire i propri figli.

Non li portano in grembo per nove mesi, né sono loro a vedere il proprio corpo cambiare, a volte in maniera anche brutale.

Non sono loro a dover sopportare dolore alla sciatica, gambe gonfie e pipì frequenti.

Non sono loro ad allattare, di giorno e di notte, il proprio bambino nei primi mesi della sua vita.

Non sono i papà a tornare a casa frastornati dopo un parto cesareo, doloranti e confusi, stanchi e preoccupati e nonostante questo, impossibilitati a dormire, anche solo per qualche ora se il frugoletto non lo permette.

Non sono i papà a fare questo, ma col tempo ho capito che il loro più grande desiderio sarebbe proprio quello di provare quello che proviamo noi donne durante la gravidanza.

Non sono i papà a fare questo perché non è questo il loro ruolo.

E allora, qual è davvero il ruolo del papà?

I papà, almeno secondo me, devono sostenere.

Accompagnare.

I papà devono riempire le lacune, compensare, fare da contrappeso, bilanciare le nostre fragilità. Ed esserci quando noi non ci siamo.

Questo è il loro ruolo. Arrivare dove noi non arriviamo e fare quello che sanno fare meglio di noi. Perché la verità, care neomamme che non ci credete, è che i papà sanno fare certe cose meglio di noi. Che per alcuni significa cucinare e pulire la casa, per altri lavorare fino a tardi la notte. Per altri ancora stirare o pensare ai lavori di riparazione.

Per molti, i più, significa semplicemente dedicare tempo di qualità ai propri figli, passando con loro momenti spensierati e lontani da quelle paranoie e sensi di colpa che sono quasi sempre appannaggio di noi mamme.

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