Santa Lucia: storia, leggende e ricette

La festa di Santa Lucia è una sorta di primo assaggio delle feste natalizie, perché, secondo la tradizione, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, la Santa di Siracusa in groppa al suo asinello e seguita dal fido cocchiere Cataldo, porta doni e strenne ai bambini che si sono comportati bene durante l’anno. Malgrado le origini meridionali della martire, questa festività è sentita soprattutto nelle regioni del Nord Italia.

Santa Lucia, la Notte più lunga che ci sia

Un’aurea magica calerà su molte case, per lo più nel Nord Italia, nella notte fra il 12 e il 13 dicembre quando migliaia di bambini attenderanno pazienti nei loro lettini che Santa Lucia arrivi e lasci i doni tanto attesi.

Dopo una piccola pausa ristoratrice per la Santa e il suo fido asinello, ripartirà alla volta della casa di un altro bambino.

Una tradizione consolidata e che affonda le radici nel tempo, tramandata di generazione in generazione, ma che rinnova ogni anno il sapore incantato dell’attesa e della scoperta dei premi tanto desiderati e tanto meritati sotto l’albero addobbato.

Se nelle case dove la Santa passa i bambini non possono assolutamente vederla – pena l’essere investiti da una pioggia di cenere che offuscherà loro la vista – nelle scuole, così come nei reparti di pediatria, negli oratori o anche in alcune piazze cittadine il passaggio della Santa diviene un momento di festa e di incredulità per i bambini, sospesi fra la gioia della presenza di Santa Lucia e il timore che la veste nivea della Santa, celata in volto da un velo, incute in loro.

Chi è Santa Lucia?

Santa Lucia (283 d.C. – 204 d.C.) nacque da una nobile famiglia e fu martire durante le persecuzioni ad opera dell’imperatore Diocleziano (244 d.C. – 311 d.C.). La storia del martirio della giovane cristiana è giunta ai posteri in due differenti versioni: la prima sostiene che la Santa fu trafitta alla gola, la seconda narra che la morte sopraggiunse tramite decapitazione.

Ricordiamo, inoltre, che Santa Lucia è considerata la protettrice della vista, in quanto, secondo una leggenda diffusasi intorno all’anno mille, le furono strappati gli occhi dalle orbite.

Le leggende attorno a Santa Lucia sono ricche e variegate, e spesso mescolano elementi storici con miti e simbolismi. Ecco alcune delle più conosciute:

  • La protezione della vista: una delle leggende più famose riguarda la protezione degli occhi. La rappresentazione di Santa Lucia senza occhi è legata a una delle leggende più note sulla sua vita e martirio. Secondo questa tradizione, Lucia era una giovane cristiana di Siracusa che aveva fatto voto di consacrare la sua vita a Dio, promettendo di rimanere vergine. La leggenda racconta che Lucia aveva degli occhi particolarmente belli, e un giovane uomo, attratto dalla sua bellezza, desiderava sposarla. Lucia, tuttavia, rifiutò, volendo mantenere il suo voto di castità.
    Il giovane, accecato dalla rabbia, denunciò Lucia alle autorità romane, accusandola di essere cristiana. Lucia fu sottoposta a tortura, ma non rinnegò la sua fede. Alla fine, fu decapitata.
    Da qui la tradizione di invocarla per la protezione degli occhi e la guarigione dalle malattie oculari.
  • Il grano miracoloso: un’altra leggenda narra di un periodo di grande carestia in Sicilia, durante il quale la popolazione invocò l’aiuto di Santa Lucia. La leggenda vuole che una nave carica di grano arrivò inaspettatamente nel porto di Palermo il 13 dicembre, giorno della sua festa. Da allora, si prepara la “cuccìa“, un piatto a base di grano, in suo onore.
  • La fuga dalla persecuzione: secondo un’altra storia, Lucia aiutò cristiani perseguitati nascondendoli nelle catacombe di Siracusa. Si dice che per portare più cibo e aiuto possibile, indossasse una corona di candele sulla testa per illuminare il suo cammino, lasciando le mani libere.
  • La rivelazione in sogno: una leggenda narra che la madre di Lucia, gravemente malata, fu guarita grazie all’intercessione di Santa Agata, che apparve in sogno a Lucia. Questo evento convinse Lucia a consacrare la sua vita a Dio, nonostante le promesse matrimoniali già fatte.
  • Il salvataggio durante il martirio: diverse versioni del martirio di Santa Lucia includono miracoli come la sua immobilità quando i soldati tentarono di portarla via per essere giustiziata, o il fatto che le fiamme non riuscissero a bruciarla.

Il rituale di Santa Lucia: una tradizione magica per i bambini

La festa di Santa Lucia è una tradizione molto sentita in Italia, in particolare tra i bambini. La santa è venerata come protettrice della vista e dei ciechi, e la sua festa è un’occasione per celebrare l’arrivo del Natale.

I festeggiamenti per Santa Lucia iniziano già ai primi di dicembre, quando i bambini gli adulti, senza farsi vedere suonano campanelli alle finestre o per le vie della città. Questo gesto simbolico serve ad “annunciare” l’arrivo di Santa Lucia, che secondo la tradizione sta passando sul suo asinello, osservando se i bambini si comportano bene.

Una caratteristica affascinante di questa tradizione è che il suono dei campanelli spesso accompagna la distribuzione di dolcetti, in particolare caramelle di zucchero avvolte in carte colorate rosse e verdi, note come ortaglie. Questo rituale dolce e gioioso non solo allieta i bambini, ma crea un collegamento tangibile con la leggenda di Santa Lucia, rendendo l’esperienza più vivida e memorabile per i più piccoli.

Proprio come accade con Babbo Natale, ogni anno i bambini scrivono una letterina a Santa Lucia per segnalarle la propria wish-list: coloro che si sono comportati bene riceveranno tutti i doni elencati, oltre a una serie di gustose leccornìe.

In cambio i bambini, al fine di manifestare la propria gratitudine alla Santa, lasciano fuori dalla porta un piattino di biscotti e un bicchiere di latte per Santa Lucia e il suo asinello. Secondo la tradizione, la santa visiterà le case dei bambini buoni durante la notte del 12 dicembre per portare loro doni.

Una raccomandazione ai più piccini: non provate a cogliere sul fatto la Santa, perché non gradisce di essere vista mentre distribuisce i regali! Coloro che trasgrediscono potrebbero ritrovarsi una manciata di cenere negli occhi!

Come accogliere Santa Lucia

La festa di Santa Lucia, che si celebra il 13 dicembre, è un’occasione per celebrare l’arrivo del Natale e per ricordare la figura di una santa che è considerata un simbolo di bontà e compassione.

Per accogliere Santa Lucia, le madri si dedicano alla preparazione di speciali pani, modellati a forma di occhi. Questo gesto simbolico, radicato nella tradizione, è un rituale per proteggere dalla malattie della vista, riflettendo l’associazione di Santa Lucia con la luce e la guarigione degli occhi.

I bambini, invece, partecipano attivamente alla festa scrivendo una letterina con le loro richieste. La sera del 12 dicembre, in preparazione per l’arrivo della Santa, mettono in un piatto dei biscotti e un bicchiere latte o di vin santo, un gesto di ospitalità per Santa Lucia.

Inoltre, lasciano una manciata di farina gialla, ormai più comune della paglia, e una carota per l’asino, fedele compagno della Santa, che porta le gerle piene di pacchetti dono. Per completare questa dolce attesa, i bambini tendono un lenzuolo bianco sul pavimento di una stanza comune della casa. Questo lenzuolo serve da base su cui verranno appoggiati i regali che Santa Lucia porterà durante la notte.

Questa tradizione crea un’atmosfera di magia e anticipazione, rendendo la mattina del 13 dicembre un momento di pura gioia e sorpresa per i più piccoli.

Un’altra regola importante per i bambini è quella di andare a dormire presto. Si racconta che chi resta sveglio e per caso intravede la Santa, riceverà una manciata di cenere negli occhi. Questo li impedirà non solo di vedere, ma anche di ricordare l’evento il giorno seguente. È un modo giocoso per mantenere vivo il mistero e la magia dell’arrivo di Santa Lucia.

Come raccontare la storia di Santa Lucia ai bambini

Quando si racconta ai bambini la storia di Santa Lucia è importante adattare il racconto in modo che sia adatto alla loro età e sensibilità.

Possiamo presentare Santa Lucia come una giovane ragazza che si distingueva per la sua gentilezza e il suo coraggio, dedicandosi ad aiutare chiunque fosse in difficoltà. Si può sottolineare che la sua bontà e il suo amore per gli altri la rendevano speciale.

Invece di concentrarsi sui dettagli del suo martirio, si può enfatizzare che Santa Lucia è un simbolo di luce e speranza. Questo aspetto del suo racconto è particolarmente amato nei paesi scandinavi, dove Santa Lucia è celebrata il 13 dicembre con processioni luminose e canti.

Attraverso il racconto della sua vita, possiamo insegnare ai bambini l’importanza dell’altruismo, della gentilezza e di condividere la gioia con gli altri. Si può spiegare che ogni piccolo gesto di gentilezza può fare una grande differenza nel mondo, portando luce e speranza anche nei momenti più bui. In questo modo, la storia di Santa Lucia diventa un esempio positivo da seguire, ispirando i bambini a fare del bene e ad essere persone migliori.

Dove si Festeggia Santa Lucia in Italia?

Santa Lucia è venerata in diverse parti d’Italia, ognuna con le sue tradizioni uniche:

  • Siracusa: Qui, Santa Lucia è la patrona. Il 13 dicembre, la sua statua in argento viene portata in processione per le strade della città, creando un’atmosfera solenne e festiva.
  • Bergamo: Una tradizione particolare coinvolge centinaia di bambini che visitano la Chiesa dedicata a Santa Lucia. Qui, lasciano le loro letterine sulla tomba della Santa, chiedendo giochi e regali, una pratica affascinante che unisce fede e innocenza infantile.
  • Crema: La festa prende un tono più commerciale con mercatini tradizionali, dove si vendono giocattoli e dolci, riflettendo la gioia e lo spirito festivo della stagione.
  • Brescia e Verona: Qui, i bambini preparano un piattino di biscotti e un bicchiere di latte per Santa Lucia e per il suo asinello. Si ritiene che la santa visiti le case dei bambini buoni durante la notte del 12 dicembre per portare loro doni.
  • Udine: In questa città, Santa Lucia è la patrona dei ciechi. I bambini attendono con gioia la sua visita, perché lei porta loro i giocattoli tanto desiderati, mentre a Natale si ricevono doni più utili come vestiti o accessori.
  • Altre regioni italiane: Santa Lucia viene festeggiata anche nelle province di Verona, Vicenza, Mantova e alcune zone del Trentino, mostrando come la sua figura sia radicata in diverse aree del paese, ognuna con le proprie usanze e celebrazioni.
  • Santa Lucia fuori dall’Italia: il culto della Santa siracusana è approdato anche in alcuni paesi del Sud America (come in Brasile) o del Nord Europa (come in Svezia). Non a caso negli ultimi anni è stato creato un gemellaggio fra Siracusa e la Svezia in onore della Santa a cui entrambe le popolazioni sono devote.

Le ricette dedicate a Santa Lucia

In Italia, la festa di Santa Lucia è un’occasione per celebrare l’arrivo del Natale e per ricordare la figura di una santa che è considerata un simbolo di bontà e compassione.

Occhi di Santa Lucia

Una delle ricette più tradizionali legate alla festa di Santa Lucia è quella degli occhi di Santa Lucia, tipici tarallini glassati pugliesi. Questi deliziosi biscotti si preparano durante il periodo natalizio, iniziando dal 13 dicembre, giorno dedicato alla celebrazione della santa.

La ricetta degli occhi di Santa Lucia è sorprendentemente semplice, utilizzando pochi ingredienti di base: farina, vino bianco, olio extravergine di oliva e lievito. Questi tarallini sono unici nel loro genere in quanto non contengono né sale né zucchero nell’impasto, risultando così in un sapore neutro prima di essere immersi nella glassa.

La glassa, un semplice mix di acqua e zucchero a velo, è ciò che conferisce loro la dolcezza perfetta. Questa glassa viene applicata con un pennello, creando un motivo a forma di occhio.

Come accade per molte ricette tradizionali, anche quella degli occhi di Santa Lucia varia leggermente da una famiglia all’altra, mantenendo vivo il fascino delle tradizioni culinarie locali.

Cuccia di Santa Lucia

Un altro dolce tipico della festa di Santa Lucia è la cuccia, un dessert tipico della tradizione siciliana. La cuccia viene preparata solitamente con grano bollito finemente miscelato a ricotta di pecora.

A questo mix si aggiungono gocce di cioccolato e frutta candita, spesso zucca, arricchiti da un tocco di cannella per un sapore unico e festivo. Questo dolce viene realizzato in occasione del 13 dicembre, giorno dedicato a Santa Lucia, segnando l’inizio delle festività natalizie.

La cuccia è un piatto nutriente e gustoso, che può essere consumato sia a colazione che a merenda. È anche un dolce molto versatile, che può essere arricchito con altri ingredienti a piacere, come noci, nocciole, mandorle o frutta secca.

Filastrocche dedicate a Santa Lucia

Le filastrocche dedicate a Santa Lucia sono un modo dolce e giocoso per celebrare questa festa tradizionale. Queste filastrocche sono spesso semplici e ripetitive, ma sono anche molto evocative e trasmettono ai bambini un senso di magia e di speranza.

Ecco alcuni esempi di filastrocche dedicate a Santa Lucia:

Questa è la notte di Santa Lucia
Questa è la notte di Santa Lucia
senti nell’aria la sua magia.
Lei vola veloce col suo asinello
atterra davanti ad ogni cancello.
Ad ogni finestra un mazzolin di fieno
e l’asinello ha già fatto il pieno.
Santa Lucia con il suo carretto
lascia a tutti un gioco e un dolcetto.
Porta ai bambini tanti regali
tutti belli, tutti speciali.

Zitti zitti fate piano
Zitti, zitti fate piano
vien la Santa da lontano,
porta a tutti dolci e doni
soprattutto ai bimbi buoni.
Ma se un bimbo è cattivello,
oltre tutto un po’ monello,
nulla trova nel tinello.
Quindi bimbi birichini
diventate un po’ bravini,
e i cuoricini tutti spenti
con la Santa si fan contenti.
Grazie, grazie Santa Lucia,
il tuo incanto mi porti via.

Santa Lucia col tuo carretto (di Jolanda Restano)
Santa Lucia col tuo carretto
portami un gioco e un dolcetto;
portami Santa un picciol dono:
son sempre stato un bimbo buono!
Ti aspetterò con impazienza,
con la mia candida coscienza:
spero verrai col tuo asinello
al suon del dolce campanello.
Quando lo sentirò suonare
saprò che stai per arrivare:
ti accoglierò con tanto amore
e ti aprirò tutto il mio cuore!

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