Da uno scambio di culla ad una famiglia… Allargata

Jonait non assomigliava a nessuno della famiglia e la mamma ricordava che i suoi occhi stretti erano identici a quelli della donna che aveva partorito con lei. Il dubbio con il test del DNA diventa una certezza: c’era stato uno scambio di culla ma nel tempo in cui il magistrato ha permesso alle due famiglie di scambiarsi i bambini, i quattro genitori non se la sentono più. I figli non sono figurine e quindi decidono di vivere una sorta di famiglia allargata.

“Questo non è mio figlio”: lo scambio nella culla

Questa storia che è accaduta in India potrebbe sembrare la sceneggiatura di un film. Salma e Ahmed diventano genitori del piccolo Jonait, ma la mamma appena lo porta a casa comincia a sostenere che quello non è suo figlio e che assomiglia alla donna del gruppo etnico Bodo che aveva partorito con lei nella stessa sala. Salma continua ad insistere tanto da convincere anche il marito che si reca all’ospedale per ottenere chiarimenti, ma qui gli viene risposto che sua moglie è pazza. Ahmed vuole vederci chiaro, pertanto, chiede le schede delle sette donne che hanno partorito in contemporanea alla moglie e quando le riceve si accorge che effettivamente c’è la donna Bodo di cui parlava Salma. Considerata la delicatezza dell’argomento i due genitori scrivono una lettera all’altra famiglia che non aveva mai sospettato che quello che stavano crescendo non fosse loro figlio.

Quando Salma, Ahmed e Jonait si recano al villaggio cominciano a credere che sia realmente avvenuto uno scambio di culla. Le due famiglie decidono quindi di ricorrere in tribunale per poter avere ciascuna il proprio figlio.

La legge dice sì ma i loro cuori no

Il magistrato sentenzia che si possono “scambiare” i figli perché nell’ospedale dove le due mamme avevano partorito si è verificato un errore. Questa sentenza però arriva dopo 2 anni e 9 mesi dalla nascita dei bambini e tutti e quattro i genitori sentono nel loro cuore che non possono staccarsi da quei bambini che hanno cresciuto come figli loro.

Così le due famiglie indiane, così diverse tra loro sia per provenienza che per religione (una è musulmana e l’altra induista), prendono una decisione unanime. Come spiega Salma non era possibile, a quel punto, fare uno scambio a cuor leggero né per loro né per i due bambini. Per questo hanno preso la decisione mento traumatica: non ci sarà nessuno scambio ma le due famiglie inizieranno a frequentarsi sempre più assiduamente.

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8 commenti

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  1. Ma…io nn capisco come può succedere…nella mia città non esiste che il bimbo…stia lontano dallo sguardo della mamma…sempre notte e giorno con la mamma…alle visite lo porta la madre…mah!

  2. Mia figlia era identica a mia mamma. Impossibile per me accettare un’altra bimba se l’avessero scambiata.
    Il maschietto è nato di 4.500 kg per 56 cm…un tantino grosso da confondere !!! 😅
    Era diventato la star del reparto 🤣

  3. Anch’io sono stata scambiata in culla…ma una voglia sulla mia gamba destra ha tolto ogni dubbio alle infermiere che non credevano a quello che sosteneva la mia mamma!!!!!😱😱😱…viva le mamme!!!!!!!!😊🤣