Il senso dell’umorismo? Si impara fin da piccoli!

Il senso dell’umorismo è ciò che ci divide dagli animali, ma non è una peculiarità innata. Ciascun bambino ha una naturale tendenza all’umorismo, ma si può allenare questa preziosa facoltà come fosse un muscolo e ogni mamma ha il dovere di sviluppare nei propri bambini il senso dell’umorismo.

Si sa, ridere è una cosa seria, per una moltitudine di ragioni: un bambino che ride e sa far ridere sarà apprezzato dai coetanei, farà amicizia più facilmente, avrà una maggiore autostima e starà anche meglio fisicamente per via dell’effetto terapeutico della risata. Sono molti gli studi in campo psicologico che hanno sottolineato i potenziali benefici dell’autoironia, dello humor e della risata sui bambini, così come sono parecchi gli studi che mettono in connessione umorismo e creatività. La capacità di ridere si impara sin da piccoli ed è nostro preciso dovere insegnarla ai nostri bambini.

Il senso dell’umorismo nei primi mesi di vita

Dagli sguardi e dai sorrisi tra mamma e bambino: ecco come nasce il senso dell’umorismo. Dapprima in una forma che possiamo definire tautologica: i bambini ridono in risposta a uno stimolo come il solletico o a un nostro sorriso, semplicemente imitandoci.

Nella fase pre-linguistica possono sorridere senza un valido motivo o per ragioni che ci appaiono imperscrutabili. Possono addirittura ridere apertamente per eventi del tutto casuali, ma più tardi riusciremo a farli ridere anche tramite il solletico e con giochi come il gioco del cucù.

Senso dell’umorismo in età pre-scolare

Quando cominciano ad articolare i verbi, i bambini possono ridere per banali giochi di parole. Vero è che il senso dell’umorismo contribuisce all’accrescimento stesso del linguaggio. In genere i bambini iniziano a sviluppare un personale senso dell’umorismo a partire dai 18 mesi di vita, quando riescono a seguire i più semplici scherzi degli adulti.

Lo spartiacque lo sperimentano intorno ai 2 anni, quando cioè iniziano a proporre i loro primi scherzi, che perlopiù hanno a che fare con scambi concettuali, mentre dai 3 ai 5 anni riescono a comprendere le battute più articolate. È accertato che la comprensione degli scherzi migliora quanto più si esercita il senso dell’umorismo.

Come sviluppare nei bambini il senso dell’umorismo?

Se scherziamo spesso e abbiamo uno spiccato senso dello humor, diventiamo di riflesso un modello di umorismo per nostro figlio. È bene provare a ridere anche quando lo scherzo si ripete a lungo e non ci fa ridere più: l’importante è muovere al riso il bambino.

Può essere di giovamento anche disegnare o leggere insieme qualcosa di divertente, va nella stessa direzione l’atto di farsi regali stupidi per esempio in occasione di una festività particolare. Potremmo raccontare una storia divertente che ci ha visto protagonisti, non importa quanto vera.

Ridere fragorosamente è un altro modo per invitare il bambino alla risata e fargli comprendere il senso dell’umorismo.

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