Sindrome del Bambino Imperatore: di cosa di tratta?

Sarà capitato a qualsiasi genitore di trovarsi di fronte, almeno una volta, a un comportamento molto capriccioso, scontroso, se non addirittura violento, da parte del proprio bambino. Come reazione a un rifiuto, a regalo negato o a un’imposizione di mamma e papà, spesso si assiste a una scenata incontrollata da parte del bambino.

Se questi sono episodi sporadici, che si presentano in vista di un rimprovero o di una richiesta negata: state tranquilli! Si tratta dei classici “capricci” (ovvero una manifestazione di frustrazione che il bambino non è ancora in grado si elaborare correttamente) che, nel percorso di crescita di un bambino vanno messi in conto.

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Se però notate che vostro figlio ha costantemente un atteggiamento aggressivo (e non solo verbale) soprattutto nei confronti di voi famigliari, state allerta, perché potrebbe trattarsi della cosiddetta Sindrome del Bambino Imperatore.

INDICE

Cos’è la Sindrome del Bambino Imperatore

Con questa denominazione, si identifica un bambino sempre scontroso e aggressivo, anche a livello fisico (ad esempio con calci e pugni), soprattutto nei confronti dei genitori. Si dice che la sindrome del bambino imperatore sia molto diffusa, più di quanto si possa immaginare.

Il bambino “imperatore” tende a comandare su tutti, con grida e insulti. Si tratta di un bambino dunque con un indole piuttosto autoritaria che molto spesso batte i piedi per terra per farsi ascoltare e ha crisi compulsive se non ottiene quello che vuole.

Molto aggressivo, reagisce con provocazioni verbali e gesti di ira come calci e pugni, rivolti soprattutto nei confronti dei componenti della sfera famigliare. In sostanza il bambino finisce per non riconoscere l’autorità genitoriale e di conseguenza sente di poter comportarsi come vuole, incurante delle minacce e delle punizioni,

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Sindrome del Bambino Imperatore: le cause

Per prima cosa, alla base della Sindrome del Bambino Imperatore c’è un fattore genetico, ma molto dipende anche dagli stimoli della società in cui viviamo e dalle regole (spesso “sregolate”) dell’educazione che ricevono.

Ad esempio, gli atteggiamenti dei genitori troppo permissivi o iper-protettivi possono portare a questo risultato nei bambini, come pure troppe punizioni e sculacciate. L’educazione dei bambini è un campo delicato e nessuno ha la bacchetta magica, ma avere la giusta misura per premi e punizioni è la base di partenza per non eccedere né in un verso né nell’altro.

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Quella del bambino imperatore è una vera e propria patologia da non sottovalutare. Per questo è bene stare vicini al bimbo e se necessario chiedere consiglio a uno psicologo che, attraverso un percorso mirato può aiutarlo a  “guarire” e a ritrovare la serenità personale e famigliare. 

Identikit del bambino autoritario

Ciò che caratterizza il soggetto che soffre della sindrome del bambino imperatore è la sua predisposizione a decidere non solo per sé stesso, ma anche per chi lo circonda, generalmente i membri della sua famiglia.

Il bambino in questione detta legge, ordina senza scendere a compromessi.
Tutto ruota intorno solo ed esclusivamente ai suoi desideri i quali, però, per la maggior parte delle volte, risultano capricciosi e impossibili da esaudire.

Dietro a questo comportamento, l‘essere viziato, come qualcuno potrebbe pensare, non c’entra. A subentrare in queste dinamiche, infatti, sono problemi di altra natura.

Questa tipologia di bambino non ha sviluppato il senso del dovere, di conseguenza, non riesce a capire il concetto di bene comune, di agire in prospettiva anche di altri oltre che di sé stesso.
Ciò comporta una mancanza quasi totale di empatia nei confronti di chi gli è intorno.

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Il bambino con la sindrome dell’imperatore, inoltre, non riesce a gestire le emozioni.
Questo provoca, nel momento in cui non viene esaudito un suo desiderio, una crescita esponenziale della frustrazione la quale, inevitabilmente, scoppia in uno sfogo emotivo in alcuni casi anche abbastanza importante.

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Il modo attraverso il quale questo bambino impone il suo volere, però, non presagiscono l’uso della forza, ma di tattiche che prevedono, la maggior parte delle volte, la manipolazione emotiva.

In breve, il bambino fa leva sulle debolezze del genitore il quale, sentendosi in colpa verso il figlio, abboccherà a qualsiasi sua richiesta.

Il problema principale della sindrome dell’imperatore riguarda il futuro.
Chi ne soffre, infatti, è destinato a diventare un adulto estremamente egocentrico, egoista e privo di abilità sociali.

Se durante la fanciullezza, però, la situazione rimane sotto controllo grazie alla presenza dei genitori, in assenza di questi ultimi la situazione potrebbe seriamente degenerare, motivo per il quale è consigliato un intervento tempestivo e risolutivo del problema stesso.

Sindrome del Bambino Imperatore: cosa fare

Superare la sindrome dell’imperatore si può.
In primo luogo, è consigliabile affidarsi a mani esperte affinché si possa ricevere il giusto aiuto e supporto.

Vi sono, comunque, alcune strategie che è possibile mettere in atto per cercare di arginare quanto più possibile il problema.

Una volta che entrambi i genitori hanno preso coscienza che, effettivamente, vi è un problema da risolvere, è importante analizzare i comportamenti che entrambi hanno avuto nei confronti del bambino cercando di individuare quelli sbagliati, da evitare in futuro.

È necessario stabilire poche, ma semplici regole che tutti i membri della famiglia (compresi zii, nonni, baby sitter) devono rispettare per evitare che il bambino vada in confusione.
Quest’ultimo, inoltre, deve essere aiutato a metterle in pratica con estrema naturalezza, senza che nulla gli venga imposto: le regole devono diventare per lui ”normalità”.

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Bisogna, dunque, adottare un comportamento fermo e deciso unito, però, a tanta dolcezza, comprensione e soprattutto pazienza.

Inizialmente, infatti, il bambino tenderà ad opporsi alle regole dategli con pianti e capricci.
Il miglior modo per rispondere a questo tipo di comportamento è attraverso il dialogo.
Parlando con calma e senza alzare la voce si darà al bambino un ulteriore insegnamento ovvero che è così che si risolvono i conflitti.

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11 commenti

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  1. Non credo che se un adulto si incavola o “sbrocca” lo si prende a schiaffi…Non capisco perché bisogna farlo con i bambini. Perché Non si possono difendere forse?Ho due gemelli vivacissimi ma non gli torcerei mai un capello.

  2. Infatti io penso che sia + viziato che per le troppe sculacciate. Qsto è il comportamento di un bambino che crede che tutto gli sia dovuto … Uno schiaffo ogni tanto non fa mica male anzi è non è maltrattamento è che bisogna portare rispetto ai propri genitori e qndo è no è no punto.