Struccarsi prima di andare a letto, un gesto indispensabile

Noi mamme facciamo sempre tutto di corsa, delle volte riusciamo addirittura a fare più cose alla volta, tanto da far invidia alla dea Kalì, ma c’è una piccola, semplice azione che non dovremmo mai dimenticare di compiere: struccarci la sera prima di andare a letto.

Sembra una cosa talmente innocua e banale da non avere conseguenze, del resto può capitare che, prese dalla fretta, dimentichiamo o trascuriamo di curare la nostra pelle eliminando ogni traccia del make up giornaliero.

Invece non è un’azione da trascurare perché se è vero che una volta non succede niente, eccetto che maltrattare la federa del nostro cuscino, se protratta alla lunga, l’abitudine di non struccarsi, può risultare deleteria per la pelle del nostro viso. Non solo i prodotti per il make up, per quanto possano essere di buona qualità, possono contribuire a un invecchiamento precoce dell’epidermide, ma fanno accumulare sulla pelle del viso un quantitativo di smog non irrilevante.

Il make up va rimosso sempre e comunque. Se proprio abbiamo fretta, possiamo struccarci con delle salviette apposite, ma sarebbe comunque bene sciacquare il viso dopo averle utilizzate.

La pulizia ideale, invece, sarebbe quella che prevede una profonda detersione. Struccare il viso con delle veline e del prodotto specifico, lavare accuratamente con acqua tiepida e delle spugnette, passare una lozione tonica qualora si abbiano pori troppo dilatati e infine idratare con una crema adatta alla propria età e alla propria pelle.

Studi effettuati di recente su una volontaria hanno infatti mostrato come la pelle risenta dell’azione del make up e dello smog lasciato per tutta la notte, provocando un ispessimento dell’epidermide, capillari evidenti, brufoli e perfino piccole lesioni ulcerate. La pelle invecchia più velocemente perché non riesce a ossigenarsi, a quel punto, apporre ulteriori strati di trucco sarà inutile e controproducente.

È buona norma, prima di acquistare prodotti per il viso, controllare bene la loro composizione e scegliere quelli più naturali possibile, col minor quantitativo di sostanze chimiche, o perché no, magari autoprodotti.

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