Un parco giochi fatto a maglia? Esiste in Giappone

Le vie dell’arte sono infinite e a volte passano anche da…un ferro per l’uncinetto o per la maglia.

Magari sferruzzare ci è sempre sembrato un passatempo per signore d’altri tempi, qualcosa di più adatto alle nostre nonne o alle nostre mamme, insomma, un hobby un po’ vintage e magari anche un filo noioso, in cui comunque non abbiamo voglia di cimentarci. Ma si può sempre cambiare idea, e chissà che non succeda guardando quel che l’artista giapponese Toshiko Horiuchi si è inventata con gomitoli colorati e ferri: un sorprendente parco giochi per bambini realizzato interamente a maglia!

Simili a ragnatele giganti pensate per essere scalate o per nascondersi dentro (come nella corolla di un fiore), queste attrazioni sono oggi diffuse in diversi parchi e spazi pubblici della città di Tokyo, fra cui il Takino Suzuran National Park e l’Hakone Open-Air Museum (qui potete ammirare una foto gallery con le varie installazioni). I bambini si arrampicano, saltano, si dondolano, da bravi esploratori entrano in contatto con un magma colorato e morbido che li accoglie proponendo loro un’esperienza ludica e sensoriale basata sulla tattilità.

Originariamente quelle di Toshiko Horiuchi erano solo delle opere esposte in una galleria d’arte, finché qualche bimbo iniziò a toccarle e a giocarci, regalando all’artista l’idea geniale di portare le installazioni fuori da mostre e musei per trasformarle in gioco-sculture destinate al divertimento dei più piccoli: l’avventura cominciò nel 1990.

Oltre che una meraviglia della creatività, le giostre fatte a maglia sono un piccolo miracolo di ingegneristica che in parte si deve agli accurati studi di Norihide Imagawa, uno dei più grandi designer giapponesi, capace di progettare strutture solide e assolutamente sicure pur senza utilizzare sostegni in plastica o metallo.

Allora, vacanza a Tokyo o pomeriggio a sferruzzare? Magari entrambe le cose. I vostri bambini, in ogni caso, faranno i salti di gioia. 

 

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