Come affrontare al meglio i litigi tra fratellini

Capita a tutte le famiglie di dover affrontare momenti di discussione e litigi: ma cosa fare quando a litigare sono i propri bambini? I conflitti tra due fratellini, o tra un fratello ed una sorella sono all’ordine del giorno, soprattutto in tenera età. I bambini, infatti, non hanno filtri e tendono a mostrare immediatamente il loro disappunto ed ogni minima contrarietà: si può litigare per gelosie, per dispetti, per comportamenti intolleranti o altri motivi, talvolta anche futili.

Quali gli errori più comuni tra i genitori?

Ecco quindi che molto spesso i genitori si trovano di fronte al difficile compito di gestire al meglio queste situazioni. Gli errori più comuni sono rappresentati da una spontanea tendenza a fare dei paragoni tra i figli e non riuscire ad essere imparziali: si tende ad esempio a proteggere il figlio minore, che si ritiene sia più debole ed indifeso.

Ancora, alcuni genitori costringono i bambini a far pace con l’imposizione, senza risolvere realmente il problema, oppure non riescono a dare il buon esempio in prima persona.

A piccoli passi si diventa grandi

Sono diverse le ricerche poste in campo nel corso degli anni proprio per aiutare i genitori in questo ambito così delicato: quello che viene consigliato da più parti è di lasciare ai bambini una grande autonomia nella risoluzione delle controversie. E’ bene infatti che i piccoli si abituino a gestire i momenti di difficoltà contando sulle proprie forze. Come dimostrato in diverse occasioni, se i bambini vengono messi nelle opportune condizioni, riescono a trovare un accordo con estrema facilità.

Chiaramente se i toni diventano troppo forti e se magari si teme che possano degenerare, con botte ed insulti, è necessario intervenire subito. Ma in generale, i genitori devono imparare a riconoscere la tipologia di litigio in atto: esiste infatti anche un “conflitto positivo”, che aiuta i piccoli a crescere, confrontandosi in modo autonomo ed autentico.

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