Reazioni allergiche a tavola: quando la colpa è di mamma e papà

I bambini allergici a uno o più alimenti rischiano, se ingeriscono i cibi proibiti, reazioni allergiche molto gravi. Si parte dal rush cutaneo fino ad arrivare a crisi asmatiche o respiratorie e, nel peggiore dei casi, lo shock anafilattico che nei casi estremi può portare anche alla morte del bambino.

Un’indagine portata avanti da Julie Wang del Jaffe Food Allergy Institute del Mount Sinai Hospital di New York, e pubblicata sul The Journal of Allergy and Clinical Immunology, riporta dati inquietanti. In America, il 40% delle gravi reazioni allergiche alimentari nei bambini è provocata dai comportamenti scorretti dei genitori. I responsabili del progetto lanciano l’allarme in tutto il mondo, chiedendo più attenzione e cautela per i propri figli a tavola.

Allergie alimentari del bambino: i comportamenti da evitare

Dallo studio è emerso che molte mamme e papà di bambini allergici non controllano le etichette dei cibi che propongono ai loro figli. In caso di allergia alimentare questo è un comportamento estremamente pericoloso: gli allergeni, spesso, sono nascosti alla vista ma per legge devono essere ben specificati in etichetta. Leggerla attentamente è il primo passo per proteggere un bambino allergico da gravi reazioni.

Inoltre, dallo studio è emerso che solo il 58% dei genitori di bambini allergici porta con sé, regolarmente, i farmaci salvavita, da utilizzare in caso di reazione improvvisa.

Allergie alimentari dei bambini: è rischioso fare le prove

Il dato più inquietante, però, riguarda quei genitori (si stima 1 su 4) che hanno provato a dare al figlio allergico l’alimento vietato, per controllare se gli provocasse ancora problemi o meno. È vero che, in alcuni casi, le intolleranze e le allergie alimentari migliorano o passano con la crescita, ma i ricercatori newyorkesi hanno sottolineato come questo tipo di esperimento sia estremamente pericoloso.

Per controllare l’evoluzione o l’involuzione di un’allergia alimentare infantile bisogna rivolgersi all’immunologo di fiducia che, tramite gli appositi test, è in grado di stabilire se questa è ancora presente o no. Provare a somministrare l’alimento in questione al bambino, per valutarne autonomamente la reazione, può metterlo in una condizione di grave e forte rischio per la sua salute ed è assolutamente da evitare.

Il video della settimana

2 commenti

Rispondi a Diana WilczakCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Mah! Mi sembra strano che i genitori possano far questo. Noi abbiamo una bimba celiaca e siamo attentissimi sempre. Una mia amica ha la figlia allergica al latte ed è più attenta di me perchè con le allergie non si scherza. Dai, non ci posso credere.

  2. Lasciate pure che vi dicono !!!! O ma e solo una caramella cosa vuoi che faccia ….! E voi fate il vostro dovere nei confronti dei vostri figli senza dover rendere conto a nessuno e dare delle spiegazioni tutte le sante volte ..,! Tanto non vi ascoltano .