Appendiabiti originali e riciclati: ecco alcuni spunti

I bambini crescono alla svelta e così il volume di abiti che indossano.

Passato il periodo di tutine e bodini, si fanno largo canottiere, camicie, pantaloni, felpine, maglioncini, giacche e sciarpe. Tutti indumenti che – una volta dismessi la sera – dobbiamo appendere su un appendiabiti.

In commercio ce ne sono a centinaia, ma da brave mamme bio non ci lasceremo irretire e proveremo a creare degli originali e bellissimi attaccapanni fatti con le nostre mani e anche con quello che avremo per casa.

Ad esempio, con la collezione di animali in plastica che abbiamo fatto con tanto amore nella nostra infanzia, ma che ora sono solo un impiccio e un ammasso di polvere? Con un po’ di sangue freddo, decapitiamo zebre, alci, leoni, cervi ed elefanti e fissiamo le teste con colla ultra fissante al supporto di legno.

Oppure che ne dite di riutilizzare il manico di quell’ombrello che l’ultimo temporale estivo ha devastato e non riusciamo più ad aprire? Tagliamo con un seghetto il manico dell’ombrello e fissiamolo al supporto di legno, con la “gobba” del manico rivolta verso il basso. Potremo appendere giacche e cappelli senza timore di rovinare nulla.

E pensare di sfruttare i bicchieri di plastica dura tutti colorati che non usiamo più perché i bambini sono cresciuti e sono passati a quelli in vetro: basterà avere un supporto di legno abbastanza grande (come un 70 cmx15cm) e delle viti. Appoggiamo i bicchieri con la base sul legno e fissiamo il fondo del bicchiere al supporto con le viti.

Con questi semplici esempi di riciclo creativo potremo coniugare la passione del bricolage al riutilizzo di materiali destinati alla soffitta, o peggio ancora, al mondo dei rifiuti, nonché trascorrere serene ore di creatività, magari coinvolgendo i nostri bambini per le operazioni più facili.

Il video della settimana

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *