Bambini e lockdown, un anno dopo. La ricerca: ‘ecco cos’è cambiato’

Che impatto ha avuto il lockdown a lungo termine sui nostri bambini? A rispondere a questa domanda è stata la seconda edizione della ricerca intitolata “Bambini e lockdown, la parola ai genitori” realizzata dalla “Società italiana delle cure primarie pediatriche” in collaborazione con “Bambini Bicocca”, spin off dell’Università. I risultati hanno mostrato come, rispetto al primo periodo di confinamento in casa, i più piccoli abbiano reagito con minore irritazione. Ma i campanelli d’allarme non mancano…

Bambini e lockdown: alimentazione e sonno preoccupano

A prendere parte allo studio sono stati 3mila nuclei familiari residenti in Lombardia, riascoltati nel maggio di quest’anno dopo aver preso parte alla prima rilevazione. I ricercatori hanno modulato i questionari differenziandoli a seconda del fatto che i bimbi avessero da 1 a 5 anni o da 6 a 10 anni. Cosa è emerso? Gli aspetti più preoccupanti, analizzando le risposte fornite dalle famiglie (il 93% delle rispondenti sono mamme in possesso di un titolo di studio medio-alto), si confermano quelli relativi all’alimentazione e al sonno. Oltre il 37% delle famiglie ha ravvisato un calo dell’appetito per i bambini, accompagnato spesso e volentieri da una maggiore assunzione di snack (44%). Il 38,6% ha poi sperimentato problemi nel prendere sonno; in aumento (più del 56%) anche i risvegli notturni.

Bambini e lockdown: cala l’irritabilità, ma aumenta la tristezza

Uno dei dati più incoraggianti dell’indagine è quello che vede passare dall’81% del 2020 al 63% il dato relativo ad irritabilità e capricci dei bambini. Il rovescio della medaglia sembra però descrivere una condizione di “assuefazione” a questa realtà “limitata” da parte dei bambini, costretti a non vivere a pieno la propria socialità per ovvie ragioni di sicurezza sanitaria. Il 25% dei genitori intervistati segnala infatti di aver notato sentimenti come tristezza e malinconia nei propri bambini. Rispetto alla rilevazione dello scorso anno, emerge poi un elemento nuovo e non poco preoccupante: il 40% dei bambini fra i 6 e i 10 anni ha sperimentato episodi di “malessere” fisico, traducibili in mal di pancia, mal di testa, stanchezza e problemi agli occhi. Non è azzardato ritenere che si tratti anche in questo caso di effetti collaterali del lockdown.

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