Bonus alle mamme: l’INPS risponde sui ritardi

Molte sono state le mamme che hanno riscontrato un ritardo nei pagamenti INPS riguardo i bonus: bonus bebè, bonus Mamma domani e bonus per gli asili nidi. Hanno così dato vita ad una vera e propria rivolta sui social e per questo l’INPS si è dovuta tutelare e dunque pubblicare a sua volta una risposta per le mamme.

Bonus alle mamme: quando verrà pagata la rata in ritardo?

La causa del ritardo è stato l’incremento della richiesta per i bonus attivi a partire dal 2017. Infatti l’INPS è costretta ad accogliere o rigettare la domanda entro un tempo massimo di 120 giorni dalla data di invio. Per questo motivo l’ente si giustifica con le mamme: i tempi di acquisizione in banca dati dell’ISEE sono abbastanza lunghi e per questo i primi pagamenti avvengono in ritardo.

Questo ovviamente non implica perdere le mensilità, ma semplicemente viene sospesa per un breve periodo di tempo. L’INPS consiglia comunque di controllare sulla pagina personale lo stato dei pagamenti.

Tra febbraio e marzo le mamme riceveranno la prima mensilità dovuta, e come da prassi, ogni 15 del mese, riceveranno i successivi pagamenti, sebbene con un mese di ritardo.

Quando è necessario sollecitare il pagamento dei bonus?

Per tutte le mamme che non hanno ancora ricevuto il primo pagamento dopo mesi dalla richiesta, è necessario sapere che l’INPS non fornisce dati certi sui tempi di pagamento. Come già detto precedentemente entro i 120 giorni l’ente è tenuto a dare una risposta alla domanda inviata; qualora non abbiate ricevuto alcuna risposta, è necessario presentare un sollecito.

Tenete però sempre ben presente che questo non riguarda i ritardi sul pagamento per il bonus bebè e il bonus Mamma domani. L’INPS a riguardo non ha mai fornito regole precise per i pagamenti, causando un vero e proprio caos tra le mamme, in quanto il Contact Center dell’Inps e gli operatori degli uffici sono incoerenti nelle risposte che forniscono riguardo i reclami effettuati.

Per ora quindi la situazione resta caotica e non ci resta che attendere, con le dita incrociate.

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