Cina, il figlio si prostra davanti ai genitori: un’esagerazione?

Zhang Jinli ha 46 anni ed è cinese. Per 4 anni ha lavorato così duramente da non riuscire mai a tornare a casa dai suoi genitori.

Quando finalmente ce l’ha fatta, il primo gesto nei loro confronti ha fatto il giro del mondo: un inchino totale, a terra, a chiedere perdono di non essere stato un buon figlio.

Il gesto ha acceso il dibattito in tutta la Cina, ma anche in occidente. Infatti la cosiddetta Pietà filiale, ovvero il rispetto totale e assoluto nei confronti dei genitori e dei più anziani fino a dove può arrivare?

Perché lì non si scherza: ogni giorno ci sono casi di anziani che aggrediscono ad esempio giovani sugli autobus, colpevoli di non aver ceduto il passo o di non aver ceduto il posto.

Una situazione diametralmente opposta a quello che accade da noi, dove i nonni sono spesso l’ultima ruota del carro, mollati negli ospizi o con badanti senza scrupoli.

E voi cosa ne pensate?

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5 commenti

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  1. Nella loro cultura , l’inchino è segno di rispetto , più ci si “abbassa” nell inchino più di mostra rispetto per quella persona . In pratica il grado dell inchino mostra la considerazione che hai di quella persona . È una città molto differente dalla nostra , non possiamo giudicare con il nostro metodo di paragone , perché per noi questo tipo di esternazioni non ci appartengono

  2. I paesi asiatici hanno una relazione genitore-figlio molto diversa dai europei, ed credo che questo sia un gesto molto normale nel loro rapporto. Se nn lo faceva magari sarà stato anormale