È l’ora del decluttering, meglio nota come cernita

I campanelli d’allarme sono molteplici, anche se il più eclatante è senza dubbio un senso di malessere generale quando si avvicina il momento di aprire le ante dell’armadio: inevitabilmente, di fronte al pittoresco mosaico di top estivi e stivali da pioggia, calze da neve e costumi da bagno che albergano nel guardaroba la reazione è una presa rapida delle ultime cose riposte e una repentina chiusura del vaso di Pandora.

È evidente che un dovere non sempre piacevole ci richiama all’ordine: fare una cernita di quanto abbiamo stipato per mesi e mesi (o anni e anni), rimandando di giorno in giorno la resa dei conti.

Le ultime mode hanno ribattezzato questa pratica con l’anglofono decluttering: chiamiamolo come preferiamo, ma la sostanza non cambia.

Procrastinare ulteriormente non è possibile, dunque, vediamo come uscire quanto prima e indenni dall’impresa: innanzitutto occorre sentirsi mentalmente ed emotivamente pronte a un viaggio nel passato, tramite vestiti e accessori. Evitiamo di cimentarci in un giorno di malinconia e nostalgia, finiremmo per conservare ancora più gelosamente ogni dettaglio inutile.

Spietate è, infatti, l’atteggiamento da adottare: in altre parole, bando ai sentimentalismi. Una volta selezionati gli indumenti di cui dobbiamo disfarcene potremo darli alle nostre amicizie (un modo per liberarcene, con un minore senso di colpa), potremo scambiarli a uno swap party oppure donarli alle organizzazioni umanitarie.

Per il decluttering, forse più che per ogni altra cosa, il mattino ha l’oro il bocca: iniziamo presto, di modo da avere quanto più tempo a disposizione per ripulire l’armadio, senza l’angoscia di vedere un letto sempre stracolmo di vestiti, mentre il tempo vola.

Liberiamo la stanza per agevolare i cambi e predisponiamo scatole e sacchetti per una miglior organizzazione degli spazi, prepariamoci a una lunga e intensa giornata di minuziose analisi di bottoni e cerniere, di prove di vestiti troppo stretti o troppo larghi: a decluttering finito diremo senz’altro che ne sarà valsa la pena.

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