Avete presente quel momento in cui, tornate a casa dall’ospedale, il bambino non smette di piangere, e piange per giorni, e notti, e notti, e giorni, e voi vorreste solo che il tempo passasse alla velocità della luce?

Vorreste un bambino grande, che parla, cammina, mangia, guarda per ore la TV. Un bambino che non dipende da voi, che vi dà pace, che vi lascia andare in bagno, che se ne va a scuola e magari torna pure a casa da solo.

Rivorreste le vostre belle tette sode, le vostre serate tranquille sul divano col vostro lui, le uscite con le amiche, i viaggi zaino in spalla.  

Rivorreste le domeniche mattina a non far niente, a letto, con lui che vi porta il caffè, il vostro libro preferito, le maratone di serie tv. Vorreste essere libere di scegliere quando addormentarvi senza l’ansia che non avrete molto tempo per dormire.

Rivorreste semplicemente dormire.

E invece dovete aspettare.

Questo tempo interminabile, infinito, eterno, che sembra tanto lungo da togliervi quasi il respiro.

Proprio quel tempo. Quel tempo è adesso.

In quell’attimo in cui siete sole con lui/lei e tutto intorno tace. Fuori la notte vi fa compagnia, e un respiro delicato fa muovere un minuscolo petto contro il vostro.

Quel momento in cui incontra il seno, lo succhia guardandovi dritte negli occhi, e vi guarda come nessuno vi ha guardate mai. 

Il momento in cui, per la prima volta, vi sorride. E poi ride di quella risata unica che non avete mai sentito prima. 

Il giorno in cui si siede per la prima volta e a voi sembra la cosa più bella del mondo. 

Le notti accoccolate quando non vuol dormire, il conforto quando piange e vuole soltanto voi, il seno che consola dopo un pianto eterno, vostro e suo. 

Le ore passate ad annusare, toccare, accarezzare, massaggiare, spogliare, vestire, lavare.

Quando si fa male e un vostro bacio cura tutto. Quando impastate insieme con le mani e ride a crepapelle perché siete sporche di farina sul naso. Quando la mattina si sveglia e il suo più grande sorriso è per voi, solo per voi. Quando per la prima volta varca la soglia della scuola con quel suo faccino incerto.

La vita è adesso. E se vi sembra di non avercela più, una vita, non è così: ne avete creata una e in un attimo sarà un adulto che potrà camminare anche senza di voi. 

La vita è adesso. Godetevi i vostri bambini, per quanto vi rompano con le loro richieste, con i loro pianti, con la loro dipendenza.

La vita è adesso, ed è con loro: esiste fortuna più grande? 

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8 commenti

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  1. sto leggendo mentre sto vegliando sulla mia cucciola che si è svegliata per dei fastidi al pancino….appena le ho detto amore già si era calmata…le ho massaggiato il pancino e ho capito che erano lamenti mentre ancora stava dormendo….alle 16.03 di domani avrà gia 15 mesi…le starei accanto tutta la vita….questo tempo è il mio…il nostro….e me lo sto godendo più che posso…ma vola! <3 la mia Eveline Rose…la mia vita