Latte materno: contiene cannabinoidi

Non si tratta della solita bufala del web, ma di uno studio che non è poi nemmeno tanto recente: il latte materno contiene cannabinoidi.

A svelarlo per primo è stato uno studio condotto nel 2004.

Cosa sono i cannabinoidi?

In poche parole sono sostanze che, come si può dedurre dal termine, sono contenute normalmente nella marijuana. 

Ora però facciamo il punto, niente allarmismi perché nel dare il latte materno a nostro figlio non stiamo commettendo nessun atto “stupefacente”! Queste sostanze, i cannabinoidi, fanno naturalmente parte delle sostanze presenti nel latte umano.

La riprova è data dal fatto che nei tessuti del nostro corpo si trova un complesso sistema di proteine che funziona come recettori dei cannabinoidi, significa quindi che sono programmati per elaborare questo tipo di sostanze tra cui il THC, il tetraidrocannabinolo, che altri non è che uno dei principi attivi della marijuana.

Le membrane del corpo umano hanno quindi naturalmente in dotazione questi recettori e la spiegazione della loro funzione ne giustifica la presenza: servono infatti, quando stimolate dai cannabinoidi così come da altre sostanze specifiche, a proteggerci dall’attacco di virus, alcune tipologie di tumori maligni, infezioni batteriche. Quindi la loro presenza non è casuale ma ha un preciso scopo.

Ma perché il latte umano contiene cannabinoidi?

I cannabinoidi presenti nel latte materno, e attenzione, si parla solo di quelli contenuti naturalmente, nello specifico gli endocannabinoidi, sono dei lipidi specifici che stimolano i neuroni, inducendo il bambino a sfamarsi. In altri termini, queste sostanze servono a stimolare neurologicamente la suzione. Quindi se non ci fossero il bambino non avvertirebbe la necessità di attaccarsi al seno materno e di nutrirsi. 

Lo studio è stato pubblicato nel 2004 sul Journal of Pharmacology, una rivista medica europea, dove viene spiegata nel dettaglio la tipologia e la funzione dei ricettori dei cannaibinoidi  e della loro importanza cruciale per la sopravvivenza dei neonati.

Questo però non deve indurre a pensare che l’uso di cannabis durante l’allattamento sortisca il medesimo effetto, anzi, tutto il contrario. Qui si parla esclusivamente di processi naturalmente messi in atto dal corpo umano e non del consumo di sostanze che passano attraverso il latte e che possono nuocere gravemente al bambino, per tanto l’utilizzo di marijuana durante l’allattamento è assolutamente sconsigliato.

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